Non è propriamente così. Nel caso di specie, si tratta di manufatto inerte e confinato,privo di qualunque pericolosa emissione delle perniciose fibre di amianto, se lasciate in sede.
La pericolosità dei prodotti in amianto è infatti dovuta alla possibile liberazione di fibre in amianto, normalmente legate alla malta cementizia; ciò può accadere solo in particolari circostanze, ovvero durante manipolazioni in cui si verifichino rotture o urti del materiale,e venga quindi meno la funzione del legante. In condizioni di normale operatività, dunque, l'eternit non è assolutamente pericoloso, tant'è non c'è alcuna legge che obblighi alla rimozione di manufatti esistenti, mentre da tempo se ne vieta sia il commercio che il riutilizzo delle eventuali parti rimosse.
Ad ogni modo, se si vuole intervenire, bisogna rivolgersi a ditte specializzate (con spesa a proprio carico o di tutti i condòmini che risultano collegati a quella colonna) che provvedano alla bonifica del prodotto attraverso l'asportazione, la sovracopertura o l'incapsulamento dello stesso.
L'intervento è fiscalmente detraibile (50% fino al 30 giugno 2013).