Pongo un quesito di carattere legislativo amministrativo. Sono proprietario di un immobile seminterrato con regolare destinazione d’uso ad impianto sportivo e con regolare certificato di agibilità rilasciato dal Comune per attività ricreative, culturali e sportive, e catastato D6. L’immobile è concesso in comodato a mia figlia titolare di impresa individuale per la gestione dell’attività di palestra. Preciso che trattandosi di una modesta attività essa è svolta esclusivamente da mia figlia senza collaboratori e dipendenti. Lei ha ricevuto il sopralluogo dell’A.S.P. (Area tutela e Sicurezza nei luoghi di lavoro-Servizio prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) con relativo verbale per la violazione dell’art. 65 della legge 81/2008 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro). A mio avviso la contravvenzione non poteva essere applicata in quanto nella fattispecie l’attività viene svolta unicamente dalla stessa titolare dell’impresa senza presenza di alcun lavoratore (così come descritto nell’art. 2) pertanto l’attività della ditta individuale autogestita in assenza di “lavoratori” non può essere soggetta alle disposizioni della Legge 81/2008. Chiedo il vostro illuminato parere e i suggerimenti su come difendermi. Grazie.