Aliquota IVA per acquisto di porte

[Linos]

Mia figlia ha ricostruito la propria 1^ casa di abitazione dopo avendo demolito una vecchia casa, e non usufruendo delle agevolazioni fiscali, per evitare di riscostruire senza apportare modifiche alla volumetria preesistente. Ora è arrivato il momento di comprare e installare le porte interne.
Quale aliquota I.V.A. va applicata per le porte medesime?
Ringrazio tutti coloro che risponderanno alla presente e approfitto per porgere tanti cordiali saluti a tutti i frequentatori del forum.

 

[SuperRomu]

Mia figlia ha ricostruito la propria 1^ casa di abitazione dopo avendo demolito una vecchia casa, e non usufruendo delle agevolazioni fiscali, per evitare di riscostruire senza apportare modifiche alla volumetria preesistente. Ora è arrivato il momento di comprare e installare le porte interne.
Quale aliquota I.V.A. va applicata per le porte medesime?
Ringrazio tutti coloro che risponderanno alla presente e approfitto per porgere tanti cordiali saluti a tutti i frequentatori del forum.

Buona sera Linos,
L'aliquota IVA che dev'essere riconosciuta con apposita dichiarazione IVA agevolata è del 4%.
Riporto di seguito a termine del commento il link che riporta al modulo previsto.

Allegato: http://media.lavorincasa.it/doc/dichiarazione_iva_agevolata.pdf

 

[Nemesis]

è arrivato il momento di comprare e installare le porte interne.

Le cessioni di beni sono assoggettate all'aliquota IVA ridotta solamente se la relativa fornitura è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto.
L'aliquota ridotta si applica soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione, considerato al netto del valore delle porte.
Non hai diritto all'IVA al 10% se le porte sono fornite da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori o se sono acquistate direttamente dal committente (tua figlia).

L'aliquota IVA che dev'essere riconosciuta con apposita dichiarazione IVA agevolata è del 4%.

Eh?

 

[Biz Consulting]

Sono perfettamente d'accordo con quanto dice Nemesis se:

1- la "ricostruzione della casa" è avvenuta in manutenzione straordinaria (cosa che credo sia praticamente impossibile, considerando che che c'è stata una precedente demolizione)
2- se le porte saranno acquistate una volta chiusi ufficialmente i lavori di ricostruzione e, dunque, operando in manutenzione ordinaria.

Se, invece, la "ricostruzione" è stata inquadrata dal Direttore Lavori come "ristrutturazione" (oppure restauro o risanamento conservativo) ed autorizzata attraverso una SCIA e i lavori non sono ancora stati chiusi, l'acquisto delle porte interne può essere effettuato richiedendo l'IVA al 10%, sia sulla parte di manodopera necessaria al loro montaggio, sia sulle porte stesse. Questo indipendentemente dal fatto che le porte siano state fornite dalla ditta appaltante o acquistate direttamente da tua figlia.
In questa situazione, infatti, decadono le limitazioni dell'IVA agevolata imposte sui beni significativi (di cui i serramenti fanno parte) e si ha diritto all'aliquota agevolata su ogni di tipo di fornitura (escluse materie prime e semilavorati).
Per evitare eventuali contestazioni fiscali (ad un mio cliente purtroppo è capitato...), sarebbe meglio che questo intervento fosse citato nella relazione tecnica allegata alla SCIA. Di solito, però, difficilmente i DL indicano queste opere accessorie nella documentazione presentata in Comune.
Ovvio che per far autorizzare l'intervento con una semplice SCIA, non deve essere stata effettuata una demolizione totale dell'edificio, ma almeno uno dei muri portanti deve essere rimasto in piedi. Questa è una soluzione spesso suggerita dai DL per evitare di procedere con una "nuova costruzione" (che prevede la presentazione di un PdC).
In tal caso non si ha diritto a nessuna agevolazione IVA, neppure quella del 4% prevista per le nuove costruzioni adibite a prima casa, che deve essere richiesta sull'intero sistema di servizi necessari alla sua realizzazione e non solo su alcuni di essi né, tanto meno, sui soli acquisti di beni.