franz371

Membro Attivo
Posseggo un immobile inserito in palazzo ante 1934 sprovvisto di certificato di agibilitá/abitabilitá:
Ha subito negli anni fine anni '60, seconda metá anni '90 delle opere di ristrutturazione/consolidamento ...

La mia domanda é necessaria la richiesta del certificato o non é necessaria essendo un palazzo ante'34?

Grazie a tutti per l'aiuto.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
La Legge n. 47/85 (primo condono edilizio) indicava il 1 Settembre 1967 come data anteriormente alla quale non era necessario provvedere ad alcuna sanatoria.
Di conseguenza in tali casi in un eventuale atto di compravendita la parte venditrice dichiara sotto la propria responsabilità che l'immobile "... è stato edificato in data anteriore al 1 Settembre 1967 ... e quindi non dispone di certificato di agibilità".
Però se successivamente a tale data sono intervenute modifiche per le quali era necessario il rilascio di autorizzazioni e/o concessioni edilizie dovresti rintracciarle e conservarle e verificare che la planimetria catastale sia corrispondente al vero (eventualmente da aggiornare).
Tutte queste successive pratiche andranno citate in un eventuale atto di compravendita.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Ha subito negli anni fine anni '60, seconda metá anni '90 delle opere di ristrutturazione/consolidamento ...

Per tali opere specie quelle effettuate a seconda metà degli anni novanta se regolarmente autorizzate prevedevano il rilascio della concessione edilizie e nulla osta statico da parte del genio civile e a completamento dell'opera la richiesta di abitabilità/agibilità come in vigore all'epoca.

Ciao salves
 

franz371

Membro Attivo
Per tali opere specie quelle effettuate a seconda metà degli anni novanta se regolarmente autorizzate prevedevano il rilascio della concessione edilizie e nulla osta statico da parte del genio civile e a completamento dell'opera la richiesta di abitabilità/agibilità come in vigore all'epoca.

Ciao salves


Non so dirti, so solo che che é di fine '800 inizi '900 e pur non essendo un immobile abusivo é iscritto al catasto e nello specifico della mia unitá immobiliare é dotato di allaciamento acqua, fognatura indipendente, alacciamento elettrico con requisito ex 46/90 non é dotato di agibilitá.
La cosa che mi fa strano é che ha subito dei lavori straordinari di consolidamento: tutto secondo legge, ma non capisco come mai non si sia mai dotato di agibiltá/abitabilitá.
Non é che per l'immobile in questione essendo ante 1934 non sia necessario nessuna agibilitá: forse i lavori eseguiti non ne modificano il "privilegio" che gode?
Ad pra il problema riguarda in caso di locazione che se in ambito alimentare potrebbero creare problemi.
 

franz371

Membro Attivo
La Legge n. 47/85 (primo condono edilizio) indicava il 1 Settembre 1967 come data anteriormente alla quale non era necessario provvedere ad alcuna sanatoria.
Di conseguenza in tali casi in un eventuale atto di compravendita la parte venditrice dichiara sotto la propria responsabilità che l'immobile "... è stato edificato in data anteriore al 1 Settembre 1967 ... e quindi non dispone di certificato di agibilità".
Però se successivamente a tale data sono intervenute modifiche per le quali era necessario il rilascio di autorizzazioni e/o concessioni edilizie dovresti rintracciarle e conservarle e verificare che la planimetria catastale sia corrispondente al vero (eventualmente da aggiornare).
Tutte queste successive pratiche andranno citate in un eventuale atto di compravendita.

Catastalmente non é mai stato modificato nulla.
Le uniche opere che sono state realizzate sono le tipiche opere di consolidamento, ristrutturazione senza modificazioni.
Opere realizzate tutte secondo legge ... Non capisco come mai la mancanza di tale documento:

All'epoca ero troppo piccolo per ricordarlo :D
 

griz

Membro Storico
Professionista
dipende dall'entità delle opere realizzate, potrebbe essere che siano state configurate come opere di manutenzione quindi non soggette a successiva richiesta di abitabilità, quindi la situazione è regolare
 

franz371

Membro Attivo
dipende dall'entità delle opere realizzate, potrebbe essere che siano state configurate come opere di manutenzione quindi non soggette a successiva richiesta di abitabilità, quindi la situazione è regolare

Il problema é capire, perché quando andai all'ufficio del comune: mi confermarono che non c'era e mi rifilarono un foglio con una serie di adempimenti necessari per ottenerla, non mi parlarono della legge ante '34 di cui anch'io all'epoca ignoravo ... Mi confermarono che in tutta quella zona tutti gli immobili (tutti ante '34 ) ne erano sprovvisti.

Per le opere furono tutte realizzate secondo legge ... Si trattava di opere ingenerale di ristrutturazione/consolidamento e dal comune non é stata ma fatta richiesta di nulla riguardo l'abitabilitá: da documenti condominiali ho osservato una prima operaverso metá anno '60 le ultime
Metá/fine anni '90 ...
 

franz371

Membro Attivo
Non è necessaria!

Anche se ha subito delleere di ristrutturazione/consolidamento?

Il problema si pone se fittando il locale attualmente é un negozio di intimo (x il quale non viene richiesta abitabilitá), che purtroppo é a sei mesi dalla chiusura ad attivitá anche legate alla ristorazione potrebbero chiederla o mi sbaglio?
Mi hanno detto che peró essendo ante '34 potrebbero all'inquilino chiedere "solo l'autorizzazione all'esercizio" legato in ambito sanitario:

In ogni modo il localeoltre ad avere soddisfatto i requisiti per la 46/90 ha allacciamento all'acquedotto ed un bagnetto ... Forse si dovrá realizzare un antibagno: sinceramente non so se c'é ... É al piano terra quindi problematiche per adeguamenti a favore di portatori di handicap non dovrebbero essere richieste ...
 

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