Da entrambe le parti ci sono ragioni valide. Questo perché, secondo me, ci sono mediatori e mediatori.
Gli agenti immobiliari seri, come giustamente affermano Jrogin e Bolognaprogramme, non si limitano a ricercare e mettere in contatto acquirente e venditore, ma operano tutta una serie di azioni tese a far sì che la compravendita sia esente da cattive sorprese e soddisfi pienamente entrambe le parti in causa. Quindi, da questo punto di vista, si meritano ampiamente i loro emolumenti.
Purtroppo però ci sono anche molti agenti immobiliari che agiscono in maniera molto "libera", cani sciolti che pur di accaparrarsi un affare non esitano ad intraprendere azioni poco corrette nei confronti di venditori e compratori, inchiodandoli con mosse abbastanza subdole al fine di intascare la provvigione. Naturalmente questi personaggi non forniscono alcuna assistenza anzi, alle volte, forniscono indicazioni errate o combinano dei gran pasticci.
Lo dimostra, in questo forum, il fatto che molti si siano rivolti ad un agente per farsi stipulare un contratto di locazione che poi si dimostra non conforme alla legge o per gestire una locazione o una compravendita che poi si rivela un boomerang per il mandante.
Ecco, quello che mi interessava dire è che la categoria degli agenti immobiliari potrebbe (e dovrebbe) tutelare di più l'immagine dei propri appartenenti che si comportano in maniera professionale escludendo da ogni attività coloro i quali professionali non lo sono affatto. Non basta un'iscrizione alla CCIAA o un patentino per definirsi un professionista, bisogna dimostrarlo sul campo infondendo fiducia, operando con competenza e rispettando la clientela.
Forse la sensazione sbagliata che "nell'epoca di Internet la mediazione immobiliare non serve" sarebbe meno diffusa se vi fosse più severità negli organismi di controllo associativi e negli stessi appartenenti per "ripulire" la categoria.
Gli agenti immobiliari seri, come giustamente affermano Jrogin e Bolognaprogramme, non si limitano a ricercare e mettere in contatto acquirente e venditore, ma operano tutta una serie di azioni tese a far sì che la compravendita sia esente da cattive sorprese e soddisfi pienamente entrambe le parti in causa. Quindi, da questo punto di vista, si meritano ampiamente i loro emolumenti.
Purtroppo però ci sono anche molti agenti immobiliari che agiscono in maniera molto "libera", cani sciolti che pur di accaparrarsi un affare non esitano ad intraprendere azioni poco corrette nei confronti di venditori e compratori, inchiodandoli con mosse abbastanza subdole al fine di intascare la provvigione. Naturalmente questi personaggi non forniscono alcuna assistenza anzi, alle volte, forniscono indicazioni errate o combinano dei gran pasticci.
Lo dimostra, in questo forum, il fatto che molti si siano rivolti ad un agente per farsi stipulare un contratto di locazione che poi si dimostra non conforme alla legge o per gestire una locazione o una compravendita che poi si rivela un boomerang per il mandante.
Ecco, quello che mi interessava dire è che la categoria degli agenti immobiliari potrebbe (e dovrebbe) tutelare di più l'immagine dei propri appartenenti che si comportano in maniera professionale escludendo da ogni attività coloro i quali professionali non lo sono affatto. Non basta un'iscrizione alla CCIAA o un patentino per definirsi un professionista, bisogna dimostrarlo sul campo infondendo fiducia, operando con competenza e rispettando la clientela.
Forse la sensazione sbagliata che "nell'epoca di Internet la mediazione immobiliare non serve" sarebbe meno diffusa se vi fosse più severità negli organismi di controllo associativi e negli stessi appartenenti per "ripulire" la categoria.