davidemarco

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Jrogin ha centrato perfettamente il problema nel senso che se l'offerta è buona posso anche accettarla, ma io posso pretendere una caparra in attesa del Perito della Banca in modo che il compratore si senta legato ed io sicuro che l'affare vada a buon fine.
 

bolognaprogramme

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Certo, ma non incassarla.

Il tuo acquirente può fare un'offerta condizionata al buon esito della perizia per il mutuo, il che significa che le bocce sono ferme finchè non si verifica la condizione.
 
U

User_29045

Ospite
Certo, ma non incassarla.

Il tuo acquirente può fare un'offerta condizionata al buon esito della perizia per il mutuo, il che significa che le bocce sono ferme finchè non si verifica la condizione.

Se deve prendere la caparra ma non incassarla, allora l'unico modo per essere sicuro della solvibilità della caparra è farsi rilasciare un assegno circolare bancario o un assegno vidimato postale, da rinnovare ogni 60 giorni (perché scade): un assegno bancario o postale potrebbe in futuro non avere copertura sul conto di traenza.

Gli assegni vidimati postali devono essere incassati entro 60 giorni dalla data di emissione, non mi ricordo gli assegni circolari bancari, ma forse anch'essi valgono 60 giorni.
 

bolognaprogramme

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Le modalità possono essere gestite con la Banca di emissione, ma la "condizione" di una proposta condizionata (scusate il bisticcio di parole...) è che nessuna somma deve essere incassata, nemmeno la provvigione del mediatore.
Tutto può avvenire solo dopo l'avverarsi della condizione.
 
U

User_29045

Ospite
Sì bolognaprogramme, ottima precisazione :ok:

In realtà io intendevo CAUTELARE IL VENDITORE in quanto un assegno postale o un assegno bancario NON GARANTISCONO LA COPERTURA, OSSIA NON GARANTISCONO che sul conto corrente bancario o postale di traenza vi siano, al momento dell'incasso (quindi magari fra alcuni mesi), fondi sufficienti per onorare l'assegno.

Gli assegni circolari (delle banche) e gli assegni vidimati (delle poste) danno totale garanzia di solvibilità, in quanto vengono emessi rispettivamente dalle banche e dagli uffici postali PREVIO INTEGRALE ADDEBITO DELLA SOMMA SU DI ESSI ISCRITTA.

Hanno però il defect di scadere dopo 60 giorni dalla data di emissione.
 

Jrogin

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.... ad ogni modo il venditore può, se lo ritiene opportuno, NON accettare una proposta di acquisto CONDIZIONATA all'erogazione del mutuo, poichè raramente ( ma non escludo ciò in assoluto) negli incarichi di vendita la CONDIZIONE è espressamente citata.
 
J

JERRY48

Ospite
Hanno però il defect di scadere dopo 60 giorni dalla data di emissione.

circolare bancario 30 gg. (se non vado errato).
Ma è pagabile anche dopo mesi dalla sua emissione, salvo che la Banca non voglia esporsi a cattiva pubblicità, in quanto l'importo è garantito anche dalla Banca D'Italia e rivolgendosi ad essa anche entro 5 anni.
saluti
jerry48
 

Jrogin

Fondatore
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Riporto dal seguente link: Validità assegno circolare: scadenza e conseguenze
Validità assegno circolare: scadenza e conseguenze
L’assegno è uno strumento di pagamento utilizzato da migliaia di clienti di Banca ogni giorno. La validità assegno circolare, quindi, diviene un argomento centrale per chi impiega il titolo di pagamento per saldare committenti e fornitori o per chi riceve un compenso o un rimborso per mezzo di assegno circolare. Ogni assegno circolare ha validità precisa il cui termine non deve essere dimenticato per evitare spiacevoli situazioni e ritardi nei pagamenti o nei rimborsi.

Validità e scadenza assegno
Iniziamo con lo specificare che la validità assegno circolare non è di 30 giorni, ossia non si verifica l’annullamento dell’assegno solo dopo 30 giorni dalla sua emissione. Il limite di 30 giorni vale esclusivamente come termine entro il quale il cliente deve presentare il titolo di pagamento in banca per il suo incasso.
E’ utile specificare, quindi, che la validità assegno circolare è limitata esclusivamente alle eventuali azioni di regresso che possono essere esercitate dal possessore esclusivamente entro trenta giorni.
Comunque, chi riceve un assegno ha l’obbligo di recarsi in banca per incassarlo o cambiarlo entro 8 giorni, se vive nel medesimo comune in cui è stato emesso, o entro 15 giorni se vive in un comune diverso.
Trascorsi tali termini, non si ha il decadimento della validità assegno circolare, ma l’emittente ha il diritto di revocarlo senza che il beneficiario possa agire legalmente.

Validità e Revoca del pagamento
Il punto centrale, quindi, su cui consigliamo particolarmente di porre l'attenzione, è il diritto di revoca del pagamento e non la vera e propria validità assegno circolare.
Un assegno è pagabile anche dopo mesi dalla sua emissione, salvo che la Banca debba necessariamente chiedere il permesso a chi lo emise tempo addietro.
E’ importante per ilo beneficiario, evitare di far trascorrere i limiti massimi di 8 o 15 giorni (su descritti) per non incappare in spiacevoli situazioni in il debitore revochi l’assegno, poiché a quel punto ha tutto il diritto di farlo.

E' bene, comunque, seguire sempre con attenzione le precise indicazioni per il versamento di un assegno.
 

davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io insisto nel mio problema: ma se nell'attesa che questo benedetto Perito della Banca esca a fare la sua perizia spunta un acquirente con pronta cassa, che faccio io me lo prendo se non ho in mano e non ho incassato una caparra.
Mi sembra ovvio. io non perdo la vendita certa per una ipotetica e condizionata ad una perizia.
 

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