diby73

Nuovo Iscritto
Professionista
Buongiorno,
Potrei avere consigli in merito alla seguente situazione per un contratto transitorio in torino che il locatore intende stipulare perché l'immobile entro 18 mesi sarà destinato a residenza del figlio oppure verrà venduto.
Il canone che verrà applicato è calcolato in base alle tabelle del regolamento di Torino.
La dichiarazione in contratto che l'immobile sarà destinato ad abitazione del figlio è uno dei motivi che giustificano la transitoria del locatore previa autorizzazione bilaterale delle associazioni, ma se a fine contratto il figlio non dovesse andare ad abitare più nell'immobile che rischi corre il locatore che magari ha pure venduto o in trattativa per una vendita ?
Al conduttore va bene il contratto transitorio perché si sta separando ma questa motivazione nel regolamento di Torino pare sia concessa stranamente solo al locatore...
Grazie saluti
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
se a fine contratto il figlio non dovesse andare ad abitare più nell'immobile che rischi corre il locatore

Art. 2, c. 6, D.M. 16/01/2017:

6. I contratti di cui al presente articolo sono ricondotti alla
durata prevista dall'art. 2, comma 1, della legge n. 431 del 1998 in
caso di inadempimento delle modalita' di stipula del contratto
previste dai commi 1, 2, 4, 5 del presente articolo.


Il contratto transitorio deve essere redatto in conformità al modello ministeriale (Allegato B al D.M. 16/01/2017), che all'Articolo 3 recita:

In ogni caso, ove il locatore abbia riacquistato la disponibilità dell'alloggio alla scadenza dichiarando di volerlo adibire ad un uso determinato e non lo adibisca, senza giustificato motivo, nel termine di sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilità, a tale uso, il conduttore ha diritto al ripristino del rapporto di locazione alle condizioni di cui all'articolo 2, comma 1, della legge n. 431/98 o, in alternativa, ad un risarcimento in misura pari a trentasei mensilità dell'ultimo canone di locazione corrisposto.

Quindi il conduttore può chiedere la trasformazione del transitorio in un contratto libero della durata di 4 anni + 4 (art. 2, c. 1, l. 431/1998), oppure il risarcimento suddetto.
 
Ultima modifica:

diby73

Nuovo Iscritto
Professionista
grazie per la risposta @uva ...

"ove il locatore abbia riacquistato la disponibilità dell'alloggio alla scadenza dichiarando di volerlo adibire ad un uso determinato e non lo adibisca, senza giustificato motivo, nel termine di sei mesi dalla data in cui ha riacquistato la detta disponibilità, a tale uso"

Quale potrebbe essere il giustificato motivo? Per esempio la vendita? O esigenze diverse del figlio? Ci sono sentenze in merito? Il locatore non vuole affittare per periodi lunghi per i motivi esposti nel precedente post che soluzioni ha? La normativa mi sembra restrittiva per il locatore... ripeto la vendita potrebbe essere un giustificato motivo?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Quale potrebbe essere il giustificato motivo?

Se la motivazione dell' esigenza transitoria addotto dal locatore è

che l'immobile sarà destinato ad abitazione del figlio

e poi il figlio non va ad abitare in quell'immobile, il "giustificato motivo" secondo me deve riguardare il figlio, non altri eventi.
Ad esempio: era in previsione il suo matrimonio che poi non si è verificato; il figlio sarebbe andato ad abitare in quell'appartamento a Torino ma poi ha trovato lavoro in un'altra città/nazione e ha dovuto trasferirsi là; il figlio ha avuto gravi problemi di salute (speriamo di no!) che lo hanno costretto a rimanere convivente nell'abitazione dei genitori.

la vendita potrebbe essere un giustificato motivo?
Mi pare di no.
Anzi, verrebbe da pensare che la motivazione addotta (destinare l'immobile a residenza del figlio) non fosse reale, bensì un espediente per stipulare un contratto transitorio di X mesi pur sapendo che, trascorso quel periodo, il locatore aveva intenzione di mettere in vendita la casa.

Ci sono sentenze in merito?
Non so rispondere.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Il mio consiglio è: cerca un conduttore che abbia LUI una motivazione transitoria. Così eviti il grosso delle grane.
Mi sembra un saggio consiglio. Tutto può andarti bene se trovi un inquilino onesto e compiacente, ma se trovi il farabutto che si appiglia al fatto che il figlio non sia andato ad abitare lì, allora sono guai. Purtroppo la legge è questa ed è obsoleta e inadeguata alle odierne esigenze abitative. Ideologici e mal redatti sono gli accordi territoriali, soprattutto in alcune città. Troppi vincoli assurdi e troppo poche motivazioni valide per giustificare un affitto transitorio. Se vuoi vendere l'immobile tienilo libero oppure affitta a qualcuno che abbia l'esigenza di abitare l'immobile fino al verificarsi di un evento certo (es. scadenza contratto di lavoro).
 

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