Dopo diversi giorni torno ad aggiornarvi sulla situazione che si è complicata ulteriormente.
Durante l'ultima settimana l'agente immobiliare mi ha contattato più volte dicendomi che il venditore si era reso irreperibile e quindi non era riuscito a comunicargli la nostra volontà di acquistare l'immobile ad un prezzo equo.
Oggi l'agente mi richiama perchè ha ricevuto mezzo raccomandata una lettera da parte del legale del venditore, e che questa lettera arriverà anche a me. (purtroppo oggi non sono in casa e non posso riceverla)
Riassunto dell'agente: sostanzialmente nella comunicazione il venditore attacca l'operato dell'agenzia dicendo che non è stato lineare e che tutta la proposta si ritiene nulla poichè l'acquirente (io) non ha comunicato per tempo l'esito del mutuo.
Inoltre accusa l'agenzia di non avergli fatto incassare l'assegno e di aver fatto una valutazione sottostimata dell'immobile.
Questo è ciò che mi ha detto l'agente a cui ho chiesto cortesemente di inviarmi la raccomandata in modo che io possa leggerla prima di lunedì.
Ovviamente anche l'agenzia si è attrezzata col suo legale che ha in modo informale contattato il legale del venditore per cercare un punto di incontro.
Il legale del venditore da questo momento si autoproclama parte venditrice, in quanto il suo cliente ha problemi di salute e non può occuparsi della situazione.
Quindi il legale del venditore afferma che vuole vendere l'immobile ma senza perdere un centesimo.
Ovviamente il legale dell'agenzia gli fa notare che questo è impossibile dal momento che è lui la parte inadempiente.
La faccio breve: l'agente immobiliare è arrabbiatissimo col venditore (che reputava suo amico) e mi ha chiesto se l'immobile mi interessa ancora.
In quel caso fisserebbe un incontro con me e i loro legali per trovare un accordo sul prezzo.
Nell'ipotesi in cui a me non interessi più o che non si trovasse un accordo mi ha già espresso la sua volontà di attaccare la parte venditrice per vie legali.
Io gli ho detto in sintesi che della loro guerra non me ne può fregare di meno e che mi sento in una posizione di assoluta tranquillità essendo la parte maggiormente lesa, che non intendo attaccare nessuno e resterò al mio posto finchè nessuno mi attaccherà.
Detto ciò, aspetto di leggere il contenuto della raccomandata per prendere una decisione, ma sarei veramente tentato di lasciar perdere.
PS Fermo restando che se decidessi di partecipare all'incontro la mia richiesta sarà una ingente riduzione del prezzo o in alternativa una somma che vada a stornare il prezzo iniziale.
Durante l'ultima settimana l'agente immobiliare mi ha contattato più volte dicendomi che il venditore si era reso irreperibile e quindi non era riuscito a comunicargli la nostra volontà di acquistare l'immobile ad un prezzo equo.
Oggi l'agente mi richiama perchè ha ricevuto mezzo raccomandata una lettera da parte del legale del venditore, e che questa lettera arriverà anche a me. (purtroppo oggi non sono in casa e non posso riceverla)
Riassunto dell'agente: sostanzialmente nella comunicazione il venditore attacca l'operato dell'agenzia dicendo che non è stato lineare e che tutta la proposta si ritiene nulla poichè l'acquirente (io) non ha comunicato per tempo l'esito del mutuo.
Inoltre accusa l'agenzia di non avergli fatto incassare l'assegno e di aver fatto una valutazione sottostimata dell'immobile.
Questo è ciò che mi ha detto l'agente a cui ho chiesto cortesemente di inviarmi la raccomandata in modo che io possa leggerla prima di lunedì.
Ovviamente anche l'agenzia si è attrezzata col suo legale che ha in modo informale contattato il legale del venditore per cercare un punto di incontro.
Il legale del venditore da questo momento si autoproclama parte venditrice, in quanto il suo cliente ha problemi di salute e non può occuparsi della situazione.
Quindi il legale del venditore afferma che vuole vendere l'immobile ma senza perdere un centesimo.
Ovviamente il legale dell'agenzia gli fa notare che questo è impossibile dal momento che è lui la parte inadempiente.
La faccio breve: l'agente immobiliare è arrabbiatissimo col venditore (che reputava suo amico) e mi ha chiesto se l'immobile mi interessa ancora.
In quel caso fisserebbe un incontro con me e i loro legali per trovare un accordo sul prezzo.
Nell'ipotesi in cui a me non interessi più o che non si trovasse un accordo mi ha già espresso la sua volontà di attaccare la parte venditrice per vie legali.
Io gli ho detto in sintesi che della loro guerra non me ne può fregare di meno e che mi sento in una posizione di assoluta tranquillità essendo la parte maggiormente lesa, che non intendo attaccare nessuno e resterò al mio posto finchè nessuno mi attaccherà.
Detto ciò, aspetto di leggere il contenuto della raccomandata per prendere una decisione, ma sarei veramente tentato di lasciar perdere.
PS Fermo restando che se decidessi di partecipare all'incontro la mia richiesta sarà una ingente riduzione del prezzo o in alternativa una somma che vada a stornare il prezzo iniziale.