Dimaraz

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Proprietario Casa
Se il tuo vicino è una persona intelligente ti pregherà in ginocchio di riprenderti il tuo pezzo di terreno.

Io non sarei di tale avviso...l'usucapente può agire "di rimessa".
Sono almeno 20 anni che utilizza tale area (che non gli appartiene) ...e nulla gli impedisce di farlo ancora.
Se la nuova proprietaria tentasse di impedirlo (magari recintando o comunque con azione di "forza" impedisse il protrarsi dell'uso) si ritroverebbe con una causa da cui uscirebbe con le "ossa rotte" ....ed invece di incassare 100 Euro dovrebbe ripagare tutte le spese processuali comprese quelle legali di controparte.

Deve rivolgersi al giudice perché gli riconosca l'usucapione...

Non prorpio.
L'usucapione si perfeziona ex lege e non necessità di alcuna "ratifica" da parte di un Giudice.
Tal cosa si rende necessaria unicamente qualora si voglia vendere il bene usucapito...o il vecchio proprietario metta in atto azioni volte a togliere il possesso.

La seconda opzione che mi hai dato invece secondo me è perfetta e percorribile,
Sfrutto ancora le tue conoscenze per chiederti se io sia titolato per obbligarlo a regolarizzare la posizione.


Non ho tempo e voglia di spiegare tutto in termini comprensibili ...visto che già si trova in rete chi l'ha fatto egregiamente:



Accertamento dell’usucapione, trascrizione ed acquisto di bene usucapito
Come già chiarito poc’anzi, l’acquisto di un diritto mediante usucapione è a titolo originario e non derivativo. Si tratta dunque di un diritto nascente ex novo. Non c’è alcuna correlazione né derivazione con i precedenti titolari e non c’è necessità dell’intervento di un giudice o di un notaio. La legge infatti prevede che la proprietà si acquisti con il solo decorso di un termine in cui vi sia stato un possesso continuo ed ininterrotto di un bene. Tale modalità di acquisto non è tuttavia esente da problemi inerenti alla circolabilità dei diritti, soprattutto se immobiliari, che ne sono oggetto.
 

Gianco

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Gianco ha scritto:
Se il tuo vicino è una persona intelligente ti pregherà in ginocchio di riprenderti il tuo pezzo di terreno.
Io non sarei di tale avviso...l'usucapente può agire "di rimessa".
Sono almeno 20 anni che utilizza tale area (che non gli appartiene) ...e nulla gli impedisce di farlo ancora.
Se la nuova proprietaria tentasse di impedirlo (magari recintando o comunque con azione di "forza" impedisse il protrarsi dell'uso) si ritroverebbe con una causa da cui uscirebbe con le "ossa rotte" ....ed invece di incassare 100 Euro dovrebbe ripagare tutte le spese processuali comprese quelle legali di controparte.

Gianco ha scritto:
Deve rivolgersi al giudice perché gli riconosca l'usucapione...
Non prorpio.
L'usucapione si perfeziona ex lege e non necessità di alcuna "ratifica" da parte di un Giudice.
Tal cosa si rende necessaria unicamente qualora si voglia vendere il bene usucapito...o il vecchio proprietario metta in atto azioni volte a togliere il possesso.

E' un tuo diritto! D'altronde gli stai riconoscendo la proprietà e lui è obbligato ad intestarsi del "suo" immobile e tu non sei obbligata a fargli l'atto. Deve rivolgersi al giudice perché gli riconosca l'usucapione e questa operazione gli costerà tantissimo. In alternativa lo citerai perché provveda in merito e tutti gli oneri sono e saranno a carico suo. Se hai un avvocato proponigli questa soluzione e senti quali saranno i possibili risvolti. Se il tuo vicino è una persona intelligente ti pregherà in ginocchio di riprenderti il tuo pezzo di terreno.
Forse non mi sono spiegato bene. Il pezzo di terreno che il vicino ha usucapito deve essere regolarizzato in catasto. Pertanto dovrà provvedere a fare il frazionamento e per evitare che resti intestato alla postante che conseguentemente ci deve pagare le tasse, è obbligato ad intestarselo. E per fare ciò, visto che l'intestataria non le può stipulare l'atto, il possessore deve rivolgersi al giudice perché emetta la sentenza e con la stessa possa chiedere la voltura del tratto interessato a suo nome, liberando così la postante da ogni incombenza.
 

Dimaraz

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Pertanto dovrà provvedere a fare il frazionamento e per evitare che resti intestato alla postante che conseguentemente ci deve pagare le tasse, è obbligato ad intestarselo.

È un "circuito perverso"... formalmente non ha alcun obbligo di provvedere immediatamente a formalizzare l'avvenuta usucapione fintanto che qualcuno non gli contesta il possesso.

Vero che i costi di frazionamento e registrazione sono "osceni" in rapporto al controvalore del bene ma che tasse vuoi che derivino dalla proprietà di 6 mq. ?
Essendo "pertinenza" nemmeno la postante ha da pagare chissà quali tasse.

L'operazione gli diventerà conveniente se e quando il suo terreno (visto che è confinante) diventa edificabile .

Resta il fatto che 6 mq. non valgono puntarsi sulle "questioni di principio".

Non per nulla l'avvocato ha saggiamente consigliato di evitare l'azione.
 

Gianco

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Chi vanta l'usucapione deve scegliere o regolarizza o rinuncia all'asserita usucapione. E' una tecnica che applico ogni volta che devo tutelare il mio cliente. E appunto perché il costo per l'operazione è molto superiore al valore del terreno usucapito il possessore ci rinuncia. Ovviamente quando il mio cliente ha usucapito, mi guardo bene da evidenziare il problema, e tutto si risolverà con il prossimo atto o con la prossima successione.
 

Gianco

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O con le buone o con le cattive: i giudici esistono anche per questo. Ovviamente il problema si pone nel caso si sia usucapito una porzione di un immobile ed il proprietario intestato è obbligato a dichiarare quello, l'intero, risultante in catasto. Ovviamente se l'intero mappale è stato usucapito è sufficiente dichiararlo ed il problema è risolto. Poi chi l'ha usucapito potrà cederlo con atto pubblico o gli eredi lo dichiareranno nella dichiarazione di successione. Cosa che potrebbero fare se l'usucapione è relativa ad una porzione, la quale dovrà essere frazionata in catasto e dichiarata con il suo identificativo e consistenza.
 

Dimaraz

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Se ritieni di avere avuto un torto è buona norma risolvere il problema bonariamente. In alternativa conviene, non so fino a che punto, rivolgersi al parere di un giudice.

Appunto...cui prodest ???

Se @Debora4 inizia una causa per far "trascrivere" o dichiarare l'invalidità dell'usucapione rischia al 99,99% di dover pagare le spese legali proprie (se il Giudice decidesse per la compensazione fra le parti) ma pure quelle di controparte (come solitamente capita).
Nella migliore delle ipotesi un 5mila Euro a rischio.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Continuo a non spiegarmi. E' l'usucapiente che deve provvedere a regolarizzare l'intestazione della porzione che ha usucapito. L'intestataria contesta solo che lui debba regolarizzare la sua proprietà. Poniamo il caso che il confinante avesse usucapito una camera, mi sembra logico che debba includere nella sua proprietà e come lo può fare regolarmente se non attraverso una sentenza di usucapione?
 

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