ermi69

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Un saluto a tutti, e un ringraziamento a chiunque possa chiarire un mio dubbio.

Situazione:
Vedova muore lasciando testamento olografo. Dispone che gli immobili X-Y vadano a figlio1, gli immobili A-B al figlio2 e la liquidità ( gli importi non sono specificati) dei conti correnti al nipote1 (figlio di un figlie premorto).
Il verbale di pubblicazione del testamento redatto dal notaio, riporta che i convenuti prestano "piena acquiescienza al testamento suddetto e alle disposizioni testamentarie come sopra interpretate".

La frase riportata significa che:
a) i presenti dichiarano di aver avuto notizia del testamento e del suo contenuto
b) i presenti dichiarano di aver avuto notizia del testamento e del suo contenuto E ne accettano le disposizioni senza contestarle?

Il problema nasce dal fatto che uno degli eredi legittimari nominati nel testamento, contesta i valori ripartiti tra i tre eredi avendo ricevuto meno della quota legittima.

Grazie a chi interverrà
 

Nemesis

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La frase riportata significa che:
b) i presenti dichiarano di aver avuto notizia del testamento e del suo contenuto E ne accettano le disposizioni senza contestarle?
Questa. Necessaria conseguenza, i legittimari lesi che hanno reso tale dichiarazione rinunciano all'azione di riduzione.
 

Gianco

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Ora, non so se all'apertura del testamento sia necessario approvarlo o meno, ma credo che un erede ne debba prendere atto e solo dopo avere consultato una persona competente e fatto le opportune verifiche, si possa dichiarare insoddisfatto. Credo, per logica, che il notaio non potesse chiedere l'approvazione, seduta stante. D'altronde l'apertura del testamento non deve avvenire, necessariamente, davanti a tutti gli eredi interessati.
 

Nemesis

Membro Storico
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Quindi avendo firmato il verbale redatto dal notaio, la questione è chiusa per sempre.
Sì, è chiusa per sempre per chi, come avevo già specificato, è intervenuto e ha sottoscritto.
Credo, per logica, che il notaio non potesse chiedere l'approvazione, seduta stante
Credi male. Ma non è detto che sia intervenuto anche chi, ora, lamenta una lesione della sua quota di riserva.
 

ermi69

Membro Attivo
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Alla lettura del verbale erano presenti tutti i legittimari....figlio1, figlio2 e nipote1.
Non era presente il fratello della de cuius, inserito nel testamento come legato di 5 particelle di terreno di poco valore.
 

Antonio Abiuso

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Visto il dettaglio espresso sub #6 merita aggiungersi che il fratello della de cuius, poiché semplice legatario non deve dichiarare alcuna accettazione con facoltà poi di chiederne agli eredi l'attribuzione oppure di farne rinuncia.
 

ermi69

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Si...il notaio, quel giorno, ci ha detto che un legato si vede attribuire i beni citati nel testamento senza bisogno di accettazione....eventualmente può solo rinunciare.
 

ermi69

Membro Attivo
Proprietario Casa
Aggiornamento.

Il mio avvocato ha trovato questa sentenza: Cassazione n.168/2018.
Se ho capito bene, con l' acquiescienza si riconosce la validità del testamento, ma nulla riguardo le quote che sono disposte in esso.
In pratica: riconosco che il testamento è valido e rinuncio a future azioni contro la validità ma il rispetto della quota di legittima e disponibile è un altro discorso.
 

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