Raphie

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,

Quando mia madre e' mancata nel 2019 il notaio mi aveva segnalato una problematica relativa a due autorimesse site presso un'immobile venduto dalla mia famiglia molti anni prima. Il notaio mi informava che le autorimesse in questione risultavano ancora intestate ai miei familiari, precisamente mia mamma e suo fratello, ma le proprietá non erano piú loro, quindi era necessario che l'attuale proprietario aggiornasse la situazione al Catasto.

Ho interessato l'Amministratore del Condominio e sono risalita al proprietario attuale delle autorimesse, che ha ereditato dai genitori un appartamento e le due autorimesse. L’appartamento è stato venduto da tempo, mentre le autorimesse sono rimaste vuote e inutilizzate. Immagino non potesse venderle perche' non risultano intestate a lui.

Inizialmente costui ha fatto un tentativo di aggiornamento del catasto su mia insistenza. Pare che la sua richiesta sia stata respinta, ma non mi ha mai detto il motivo e purtroppo abbiamo alcune difficolta' a comunicare con lui in quanto non sembra essere molto collaborativo.

Nell’ultimo mese sia mio zio che io e le mie sorelle, in quanto eredi di mia madre, abbiamo ricevuto l’IMU da pagare del 2018 e del 2019 per i suddetti box. Abbiamo spiegato la problematica all’ufficio Tributi in Comune e per il momento hanno sospeso i pagamenti, ma dobbiamo dimostrare che le autorimesse non sono di nostra proprietá e convincere il signore in questione a risolvere il problema.

Ci siamo rivolti anche all’Agenzia delle Entrate, dove hanno fatto i controlli catastali e hanno confermato che al Catasto non risulta nulla intestato a lui. L’Agenzia delle Entrate manderá un invito all'attuale propietario perchè regolarizzi la sua posizione, ma le tempistiche potrebbero essere lunghe in entrambi i sensi. D’altro canto sono passati quattro anni dalla morte di mia madre e il tipo non ha ancora fatto nulla.

Purtroppo in famiglia non abbiamo piú nessuna documentazione, ma il notaio mi ha recuperato l'atto di vendita dal quale risulta che oltre ai genitori del signore in questione altre 4 persone avevano acquistato delle unita' immobiliari della stessa palazzina da mia madre e da mio zio.

Dall'atto di vendita risulta che le autorimesse non esistevano al momento della vendita, ma c'era un'autorizzazione per costruirli nello spiazzo interno.

Nelle vendite si utilizzò una frase generica e cioè che “verranno indicate dall’assemblea dei condomini le aree sulle quali ciascun proprietario dell’appartamento acquistato con l’atto che si trascrive ha il diritto per sé, successori ed aventi causa di far costruire l’autorimessa privata a condizione che il fabbricato da adibirsi alla detta autorimessa sia preventivamente approvato dall’assemblea dei condomini” senza indicare dal punto di vista catastale nessun riferimento.

Il notaio mi dice che si dovrebbero reperire le assemblee condominiali con le quali vennero indicate le aree su cui costruire le autorimesse e venne preventivamente approvato il fabbricato che avrebbe dovuto adibirsi ad autorimesse. Dal punto di vista tecnico dovrebbe essere stato fatto successivamente un frazionamento ed un accatastamento delle autorimesse.

Purtroppo l’Amministratore attuale non ha nessun carteggio relativo alle assemblee dove sarebbero state prese le decisioni relative alle autorimesse.

La cosa strana e' che le autorimesse catastalmente risultano intestate a mia mamma e mio zio. Come e' possibile se alla vendita non esistevano neanche?

La mia domanda e' la seguente: quando gli spazi sono stati distribuiti e i singoli condomini hanno fatto costruire le autorimesse assegnate loro in assemblea non dovrebbe risultare un'autorizzazione ai lavori da qualche parte? Forse il Comune? Devo dire che le autorita' competenti non sono molto collaborative, forse perche' si tratta di pratiche molto vecchie e gli archivi non erano digitalizzati. Come venirne fuori, specialmente se si considera che l'attuale proprietario non risponde neanche al telefono. Possiamo obbligarlo? Dobbiamo fargli causa (con tempi biblici e spese inutili)?
Grazie a tutti per qualsiasi consiglio.
 

AnArchi

Membro Attivo
Professionista
Senza troppi giri di parole, meglio far vedere tutta la documentazione ad un professionista di fiducia affinchè possa documentarsi ed eventualmente aggiornarsi con il catasto tale da poter avere un quadro chiaro di tutta la situazione; perchè così chi da suggerimenti lo fa all'oscuro della documentazione e potrebbe risultare pregiudizievole per la correttezza delle informazioni.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Ogni caso fa storia a se: a me era capitato di ricevere una cartella IMU dal comune per un fabbricato che nessuno in famiglia anche in passato, aveva posseduto.
Vado in Comune e mi sento rispondere “Mi porti i documenti”.
Ma quali documenti potrei mai avere se non ho mai posseduto quei beni?

Interpellai un notaio amico: mi rispose di mandarli a farsi benedire, e che se lì cerchino loro i documenti e i proprietari.

Ovviamente la comunicazione che inviai era più diplomatica ma la sostanza rimase quella.

Nel tuo caso la questione è più “bordeline” ma se l’area su cui vennero costruiti i box è stata con certezza venduta assieme agli appartamenti, prima della realizzazione dei box, nella sostanza respingerei la richiesta IMU, portando l’atto rintracciato dal notaio.
Il seguito non è di tuo interesse e competenza: che lo cerchino loro il proprietario
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ho interessato l'Amministratore del Condominio e sono risalita al proprietario attuale delle autorimesse, che ha ereditato dai genitori un appartamento e le due autorimesse. L’appartamento è stato venduto da tempo, mentre le autorimesse sono rimaste vuote e inutilizzate. Immagino non potesse venderle perche' non risultano intestate a lui.

Inizialmente costui ha fatto un tentativo di aggiornamento del catasto su mia insistenza. Pare che la sua richiesta sia stata respinta, ma non mi ha mai detto il motivo e purtroppo abbiamo alcune difficolta' a comunicare con lui in quanto non sembra essere molto collaborativo.
Il problema si può risolvere facilmente: è sufficiente che l'attuale possessore, proprietario, presenti una dichiarazione di successione integrativa dell'ultimo genitore deceduto.
 

Raphie

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ogni caso fa storia a se: a me era capitato di ricevere una cartella IMU dal comune per un fabbricato che nessuno in famiglia anche in passato, aveva posseduto.
Vado in Comune e mi sento rispondere “Mi porti i documenti”.
Ma quali documenti potrei mai avere se non ho mai posseduto quei beni?

Interpellai un notaio amico: mi rispose di mandarli a farsi benedire, e che se lì cerchino loro i documenti e i proprietari.

Ovviamente la comunicazione che inviai era più diplomatica ma la sostanza rimase quella.

Nel tuo caso la questione è più “bordeline” ma se l’area su cui vennero costruiti i box è stata con certezza venduta assieme agli appartamenti, prima della realizzazione dei box, nella sostanza respingerei la richiesta IMU, portando l’atto rintracciato dal notaio.
Il seguito non è di tuo interesse e competenza: che lo cerchino loro il proprietario
Grazie. Il problema e' che mio zio prende un sussidio dal Comune e glielo hanno tolto perche' risulta possedere l'aurorimessa!
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Il problema si può risolvere facilmente: è sufficiente che l'attuale possessore, proprietario, presenti una dichiarazione di successione integrativa dell'ultimo genitore deceduto.
Ni: quale possessore? Quale successione? Prima bisogna appurare chi era il proprietario originario: saranno i suoi eredi a dover inttegrare la DS.

La OP dice che il box non è mai appartenuto ai suoi ascendenti: per cui il suo problema resta fintanto che l'attuale possessore non regolarizza. (cosa che appunto non sembra molto intenzionato a fare)
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Quando mia madre e' mancata nel 2019 il notaio mi aveva segnalato una problematica relativa a due autorimesse site presso un'immobile venduto dalla mia famiglia molti anni prima. Il notaio mi informava che le autorimesse in questione risultavano ancora intestate ai miei familiari, precisamente mia mamma e suo fratello, ma le proprietá non erano piú loro, quindi era necessario che l'attuale proprietario aggiornasse la situazione al Catasto.

Ho interessato l'Amministratore del Condominio e sono risalita al proprietario attuale delle autorimesse, che ha ereditato dai genitori un appartamento e le due autorimesse. L’appartamento è stato venduto da tempo, mentre le autorimesse sono rimaste vuote e inutilizzate. Immagino non potesse venderle perche' non risultano intestate a lui.

Inizialmente costui ha fatto un tentativo di aggiornamento del catasto su mia insistenza. Pare che la sua richiesta sia stata respinta, ma non mi ha mai detto il motivo e purtroppo abbiamo alcune difficolta' a comunicare con lui in quanto non sembra essere molto collaborativo.

Nell’ultimo mese sia mio zio che io e le mie sorelle, in quanto eredi di mia madre, abbiamo ricevuto l’IMU da pagare del 2018 e del 2019 per i suddetti box. Abbiamo spiegato la problematica all’ufficio Tributi in Comune e per il momento hanno sospeso i pagamenti, ma dobbiamo dimostrare che le autorimesse non sono di nostra proprietá e convincere il signore in questione a risolvere il problema.

Ci siamo rivolti anche all’Agenzia delle Entrate, dove hanno fatto i controlli catastali e hanno confermato che al Catasto non risulta nulla intestato a lui. L’Agenzia delle Entrate manderá un invito all'attuale propietario perchè regolarizzi la sua posizione, ma le tempistiche potrebbero essere lunghe in entrambi i sensi. D’altro canto sono passati quattro anni dalla morte di mia madre e il tipo non ha ancora fatto nulla.

Purtroppo in famiglia non abbiamo piú nessuna documentazione, ma il notaio mi ha recuperato l'atto di vendita dal quale risulta che oltre ai genitori del signore in questione altre 4 persone avevano acquistato delle unita' immobiliari della stessa palazzina da mia madre e da mio zio.

Dall'atto di vendita risulta che le autorimesse non esistevano al momento della vendita, ma c'era un'autorizzazione per costruirli nello spiazzo interno.

Nelle vendite si utilizzò una frase generica e cioè che “verranno indicate dall’assemblea dei condomini le aree sulle quali ciascun proprietario dell’appartamento acquistato con l’atto che si trascrive ha il diritto per sé, successori ed aventi causa di far costruire l’autorimessa privata a condizione che il fabbricato da adibirsi alla detta autorimessa sia preventivamente approvato dall’assemblea dei condomini” senza indicare dal punto di vista catastale nessun riferimento.

Il notaio mi dice che si dovrebbero reperire le assemblee condominiali con le quali vennero indicate le aree su cui costruire le autorimesse e venne preventivamente approvato il fabbricato che avrebbe dovuto adibirsi ad autorimesse. Dal punto di vista tecnico dovrebbe essere stato fatto successivamente un frazionamento ed un accatastamento delle autorimesse.

Purtroppo l’Amministratore attuale non ha nessun carteggio relativo alle assemblee dove sarebbero state prese le decisioni relative alle autorimesse.

La cosa strana e' che le autorimesse catastalmente risultano intestate a mia mamma e mio zio. Come e' possibile se alla vendita non esistevano neanche?

La mia domanda e' la seguente: quando gli spazi sono stati distribuiti e i singoli condomini hanno fatto costruire le autorimesse assegnate loro in assemblea non dovrebbe risultare un'autorizzazione ai lavori da qualche parte? Forse il Comune? Devo dire che le autorita' competenti non sono molto collaborative, forse perche' si tratta di pratiche molto vecchie e gli archivi non erano digitalizzati. Come venirne fuori, specialmente se si considera che l'attuale proprietario non risponde neanche al telefono. Possiamo obbligarlo? Dobbiamo fargli causa (con tempi biblici e spese inutili)?
Il proprietario attuale potrebbe regolarmente procedere a presentare una dichiarazione di successione integrativa del e/o dei genitori relativamente alle due autorimesse, purché possedute dagli stessi da oltre vent'anni. Ovviamente non deve essere in contrasto con ciò che è stato scritto negli atti pubblici. In alternativa sarebbe sufficiente che sommando il possesso fra i genitori e Raphie sia superiore a ventanni. Ovviamente occorrerà integrare con la domanda di voltura.
 

Raphie

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Il problema si può risolvere facilmente: è sufficiente che l'attuale possessore, proprietario, presenti una dichiarazione di successione integrativa dell'ultimo genitore deceduto.
Il fatto e' che questa persona non vuole fare nulla, anche se paga le spese condominiali per le autorimesse. Vorrei evitare spese legali per costringerlo.
 

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