art 134. Dlgs 380 - Testo Unico delle Disposizioni Legislative in Materia Edilizia
ciao, sto combattendo proprio in questo anno, mesi, giorni con un problema molto simile a quello incorso a tuo fratello (oltre che ad altri che non sto qua a elencare, sempre nello stesso immobile).
un costruttore disonesto mi ha venduto un immobile cat c/2 con insiti tutti i criteri per effettuare il cambio di destinazione d'uso in cat A non appena sarebbe stato varato il piano casa.
appena ho acquisito il progetto esecutivo, le tavole e tutto quello che serviva per la presentazione della domanda per il piano casa, questo attraverso richiesta di accesso agli atti presso il comune di competenza, mi sono accorto che l'immobile era progettato con un'altezza di 250 cm ma realizzato e addirittura accatastato per 265 cm, ovvero 15 cm in più...
al momento del rogito il furbetto mi aveva dato solo la piantina catastale che però non sarebbe probatoria (era il dic del 2009)
scoperto l'inghippo ho subito fatto scrivere una lettera del mio legale, che mi segue anche per vizi occulti che provocano allagamenti durante le piogge autunnali e perché tutta la palazzina manca di agibilità. strano ma vero. con la lettera è stato chiamato in causa l'articolo 134 del Dlgs 380 - Testo Unico delle Disposizioni Legislative in Materia Edilizia che cito testualmente:
Art. 134 (L) - Irregolarità rilevate dall'acquirente o dal conduttore
(Legge 9 gennaio 1991, n. 10, art. 36)
1. Qualora l'acquirente o il conduttore dell'immobile riscontra difformità dalle norme del presente testo unico,
anche non emerse da eventuali precedenti verifiche, deve farne denuncia al comune entro un anno dalla
constatazione, a pena di decadenza dal diritto di risarcimento del danno da parte del committente o del
proprietario.
questo è stato fatto e il costruttore è miracolosamente risorto, prendendo tempo e facendo passare questo famoso anno che scade domani!!!! ho contato l'anno dalla ricevuta di pagamento dei diritti d'ufficio con la quale il comune mi ha consegnato il progetto e le tavole.
su sua proposta, avevo poi preparato una scrittura privata che gli ho presentato (ovviamente senza sue risposte) perché lui procedesse all'accertamento di conformità quindi alla sanatoria, e scopro dall'ufficio tecnico che il furbetto lo aveva già presentato a mia insaputa e per tutelarsi ... ma senza alcun titolo perché l'immobile appartiene al sottoscritto, mica più a lui...
fattosta che domani depositerò una specie di esposto al comune, questo perché altrimenti il cerino acceso rimane nella mia mano, dopodiché credo, dovrò intentare una nuova causa, questa volta, per chiedere l'annullamento dell'atto...
visto che sono tre anni che combatto contro questo personaggio!!!
se posso esprimere un altro concetto: in casi come questi il notaio se ne lava le mani, proprio perché il costruttore, nel rogito (almeno nel mio caso) ha messo per iscritto ampie garanzie che la casa fosse coerente agli elaborati di progetto. ca**i suoi!
insomma, muso duro e niente sconti, io e te, i nostri immobili, li abbiamo pagati! (pergiunta io ci ho messo su un mutuo 15ennale!)
consultati con un bravo tecnico (magari consulente per il tribunale - ctu) e con un avvocato non troppo impegnato. e buona fortuna!
g.