l'ufficiale giudiziario ha un "ordine" del giudice in cui è scritta anche la posizione dell'appartamento, io penso sia un suo dovere eseguire gli ordini del giudice
Osservazione interessante.
Io non so cosa ci sia scritto sul documento che ha in mano l'ufficiale giudiziario (non ne ho mai visti).
Sull'atto di precetto per rilascio immobile che viene notificato all'inquilino subito dopo la convalida dello sfratto da parte del giudice, c'è scritto (invento i dati): sig. Mario Rossi, residente in Torino, via Roma n. 15 - scala B - piano 3° (4° f.t.).
Ipotizzando che al terzo piano di quel condominio in quella scala vi siano più appartamenti, come fa l'ufficiale giudiziario ad individuare quello occupato dal sig. Rossi? Se non c'è nessuna targhetta con quel cognome (neppure su citofono e cassetta lettere) è molto probabile non venga lasciato nessun avviso.
Non difendo gli ufficiali giudiziari, ma consideriamo che può verificarsi anche un caso più fortunato per il proprietario: l'inquilino è già andato via di sua iniziativa, l'ufficiale giudiziario non è stato avvisato (nei casi in cui è successo a me ho subito incaricato il mio avvocato di contattare l'ufficiale giudiziario per annullare l'accesso), il cognome dello sfrattato è già stato tolto.
Purtroppo non è il tuo caso, e capisco che ora sia difficile mandare via gli occupanti.
Cerca di sapere tramite il tuo avvocato quando sarà il secondo accesso.
Ti consiglio amichevolmente di recarti il giorno prima (se non la mattina stessa) in condominio, e controllare che le targhette col cognome dello sfrattato non siano state tolte.
A me è capitato che un'inquilina le togliesse per non farsi individuare dall'ufficiale giudiziario. Per fortuna l'appartamento si trova in un condominio dove noi abbiamo un ufficio, quindi io o una nostra collaboratrice siamo presenti quotidianamente: abbiamo rimesso le targhette e "presidiato" il palazzo per sventare l'inganno della furbastra!