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Abbattimento e ricostruzione di un rudere con bonus Piano Casa del Lazio
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<blockquote data-quote="Francesco De Turris" data-source="post: 5039" data-attributes="member: 3185"><p>In merito al bonus, operando in Lombardia, non saprei proprio cosa rispondere. Bisogna verificare la normativa della Regione Lazio cosa recita in materia, ed in questo può dare una risposta più esaustiva il tecnico progettista che ha presentato il Pemesso di Costruire o più semplicemente andare all'Ufficio Tecnico Comunale e chiedere come applicare tale bonus.</p><p>Per quanto riguarda il piano interrato, fermo restando l'altezza massima consentita dalle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. o Piano delle Regole del P.G.T., non si considerano volumetrici se trattasi di locali accessori dove non vi è permanenza di persone (da tenere presente che l'altezza abitabile deve essere almeno mt.2.70 per i vani utili), pertanto, al di sotto di tale altezza, da pavimento a soffitto, non è possibile realizzare vani d'abitazione ma solo accessori che non si computano volumetricamente. Tuttavia, costituiscono Superficie non Residenziale (Snr), quindi, soggetti ad altre verifiche previste dagli strumenti urbanistici che, solo nel caso di autorimessa, dovrebbe andare in deroga. </p><p>In ordine all'aspetto burocratico, cambiando il progetto occorre ripresentare il progetto di variante rifacendo tutte le verifiche del caso in ottemperanza agli strumenti urbanistici vigenti e adottati alla data di presentazione, come se fosse un nuovo progetto.</p><p>La D.I.A., a meno che non si tratti di opere in sanatoria (ovvero opere già realizzate in assenza di DIA o PdC, comunque conformi agli strumenti urbanistici) è sostitutiva al Permesso di Costruire. E' facoltà del Tecnico Progettista e Committente utilizzare una procedura piuttosto che l'altra.</p><p>Gli aspetti che differenziano le due tipologie di pratiche sono molteplici e complesse da spiegare, in buona sostanza con la D.I.A. tutta la responsabilità di quello che viene dichiarato con le varie autocertificazioni da parte del Tecnico Progettista, Direttore Lavori e Proprietario resta in capo ai medesimi, con conseguenti responsabilità penali per dichiarazioni falsi e mendaci, con le quali si dichiara che tutto quello previsto nel progetto presentato è conforme alle norme urbanistiche, igienico-sanitarie, ecc., quindi il Comune non fa altro che verificare la completezza della pratica e relativi allegati, verifica dei calcoli planovolumetrici e calcolo degli oneri da versare, dopodichè archivia il fascicolo, avvalendosi della facoltà di verificare in qualsiasi momento la conformità delle opere realizzate con il progetto depositato. Talvolta, alcuni Comuni impongono iter burocratici diversi dai dettati normativi e legislativi che in un modo o nell'altro si è costretti a seguire essendo la Pubblica Amministrazione un ente autarchico che può modificare con regolamenti interni le procedure da applicare per il rilascio di "autorizzazioni a costruire", pertanto, talvolta alcuni Comuni a loro insindacabile giudizio, anche laddove per legge è possibile presentare una DIA, chiedono di presentare un Permesso di Costruire. Attenzione! l'Ufficio Tecnico Comunale può uscire in qualsiasi momento ed in qualsiasi fase dei lavori, anche a lavori ultimati, e la verifica è quella di conformità delle opere realizzate con quelle rappresentate nelle tavole di progetto allegate alla pratica edilizia (D.I.A. o P.d.C. che sia). Ogni difformità riscontrata viene rilevato come abuso edilizio perseguibile nei modi e nelle forme di legge che può avere solo una valenza economica (sanzione amministrativa) o addirittura risvolti penali nel caso di difformità non sanabili, comunque soggette a demolizione e rimessa in pristino.</p><p>Comunque, il professionista incaricato come Tecnico Progettista e/o Direttore Lavori, che opera sul territorio in cui insiste il fabbricato, dovrebbe ben conoscere tutte le procedure e gli iter burocratici vigenti nella Regione Lazio e nello specifico Comune di cui trattasi.</p><p>Spero di essere stato di aiuto, almeno in parte, al redattore del quesito e agli altri utenti che potrebbero porsi gli stessi quesiti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Francesco De Turris, post: 5039, member: 3185"] In merito al bonus, operando in Lombardia, non saprei proprio cosa rispondere. Bisogna verificare la normativa della Regione Lazio cosa recita in materia, ed in questo può dare una risposta più esaustiva il tecnico progettista che ha presentato il Pemesso di Costruire o più semplicemente andare all'Ufficio Tecnico Comunale e chiedere come applicare tale bonus. Per quanto riguarda il piano interrato, fermo restando l'altezza massima consentita dalle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. o Piano delle Regole del P.G.T., non si considerano volumetrici se trattasi di locali accessori dove non vi è permanenza di persone (da tenere presente che l'altezza abitabile deve essere almeno mt.2.70 per i vani utili), pertanto, al di sotto di tale altezza, da pavimento a soffitto, non è possibile realizzare vani d'abitazione ma solo accessori che non si computano volumetricamente. Tuttavia, costituiscono Superficie non Residenziale (Snr), quindi, soggetti ad altre verifiche previste dagli strumenti urbanistici che, solo nel caso di autorimessa, dovrebbe andare in deroga. In ordine all'aspetto burocratico, cambiando il progetto occorre ripresentare il progetto di variante rifacendo tutte le verifiche del caso in ottemperanza agli strumenti urbanistici vigenti e adottati alla data di presentazione, come se fosse un nuovo progetto. La D.I.A., a meno che non si tratti di opere in sanatoria (ovvero opere già realizzate in assenza di DIA o PdC, comunque conformi agli strumenti urbanistici) è sostitutiva al Permesso di Costruire. E' facoltà del Tecnico Progettista e Committente utilizzare una procedura piuttosto che l'altra. Gli aspetti che differenziano le due tipologie di pratiche sono molteplici e complesse da spiegare, in buona sostanza con la D.I.A. tutta la responsabilità di quello che viene dichiarato con le varie autocertificazioni da parte del Tecnico Progettista, Direttore Lavori e Proprietario resta in capo ai medesimi, con conseguenti responsabilità penali per dichiarazioni falsi e mendaci, con le quali si dichiara che tutto quello previsto nel progetto presentato è conforme alle norme urbanistiche, igienico-sanitarie, ecc., quindi il Comune non fa altro che verificare la completezza della pratica e relativi allegati, verifica dei calcoli planovolumetrici e calcolo degli oneri da versare, dopodichè archivia il fascicolo, avvalendosi della facoltà di verificare in qualsiasi momento la conformità delle opere realizzate con il progetto depositato. Talvolta, alcuni Comuni impongono iter burocratici diversi dai dettati normativi e legislativi che in un modo o nell'altro si è costretti a seguire essendo la Pubblica Amministrazione un ente autarchico che può modificare con regolamenti interni le procedure da applicare per il rilascio di "autorizzazioni a costruire", pertanto, talvolta alcuni Comuni a loro insindacabile giudizio, anche laddove per legge è possibile presentare una DIA, chiedono di presentare un Permesso di Costruire. Attenzione! l'Ufficio Tecnico Comunale può uscire in qualsiasi momento ed in qualsiasi fase dei lavori, anche a lavori ultimati, e la verifica è quella di conformità delle opere realizzate con quelle rappresentate nelle tavole di progetto allegate alla pratica edilizia (D.I.A. o P.d.C. che sia). Ogni difformità riscontrata viene rilevato come abuso edilizio perseguibile nei modi e nelle forme di legge che può avere solo una valenza economica (sanzione amministrativa) o addirittura risvolti penali nel caso di difformità non sanabili, comunque soggette a demolizione e rimessa in pristino. Comunque, il professionista incaricato come Tecnico Progettista e/o Direttore Lavori, che opera sul territorio in cui insiste il fabbricato, dovrebbe ben conoscere tutte le procedure e gli iter burocratici vigenti nella Regione Lazio e nello specifico Comune di cui trattasi. Spero di essere stato di aiuto, almeno in parte, al redattore del quesito e agli altri utenti che potrebbero porsi gli stessi quesiti. [/QUOTE]
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