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Per risponderti dovremmo conoscere il tipo/marca dei ripartitori installati.

Concettualmente questi ripartitori misurano costantemente nel tempo la differenza di temperatura tra l'ambiente circostante e quella del radiatore su cui sono montati.

La sommatoria di queste differenze (sarebbe meglio dire l'integrale) è proporzionale alla energia irradiata dal radiatore, il cui valore è in relazione alla potenza del radiatore stesso (=dimensione, tipologia e numero di elementi dello stesso) e del fattore di rendimento del medesimo radiatore.


Già da questi pochi elementi capirai che occorre fidarsi dei tecnici che hanno fatto la cosiddetta parametrizzazione dell'impianto (Consiste nel rilievo della tipologia e dimensione dei radiatori, e dei loro dati di targa forniti dai costruttori)


I recenti ripartitori in commercio dovrebbero comunque essere in grado di memorizzare questi dati di parametrizzazione: per cui il numero letto sul display (per la verità se ne leggono molti, a seconda delle marche), dovrebbe già tener conto dei suddetti fattori ed indicare direttamente la quota di ripartizione.


L'unico controllo utile è quindi leggere manualmente il numero del consumo e confrontarlo poi con quello addebitato sul consuntivo condominiale (ovviamente bisogna leggerlo nello stesso giorno in cui viene fatto dal condominio la lettura).


Normalmente infatti il prospetto di riepilogo dovrebbe riportare le letture di tutti i ripartitori di ogni alloggio del condominio: la spesa complessiva di combustibile, sarà ripartita proporzionalmente alla sommatoria dei propri radiatori/somma totale condominiale.


Un altro controllo sarà anche quello di chiedere quali e quante anomalie nella lettura sono state rilevate, e quali interventi sono seguiti: infatti come tutte le apparecchiature, anche i ripartitori sono soggetti a guasti per varie ragioni. E se si riscontra che qualcuno ha smesso di funzionare, occorre provvedere al più presto, per non addebitare valori presunti.


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