salve a tutti sono un nuovo iscritto di Torino.
Vi contatto per chiedere delle delucidazioni e chiarimenti riguardo l installazione di un contatore elettrico.
Vi spiego la storia : mia madre circa 3 anni fa ha ereditato l appartamento di mia nonna in Sicilia, che è venuta a mancare.
Questo appartamento fa parte di una piccola palazzina di 2 piani dove al secondo piano vi è un appartamento costruito dai miei genitori negli anni 80 e sotto appunto quello di mia nonna.
I miei avevano vissuto un periodo in sicilia di 5 anni negli anni 80 per poi fare ritorno nuovamente a Torino.
In quel periodo la convivenza in questa palazzina era a livello prevalentemente familiare e vi è ancora tuttora un solo contatore elettrico per le due unità abitative. Le spese delle bollette erano divisi in accordo tra i miei genitori e i miei nonni.
Con l eredita dell appartamento di mia nonna, le spese di IMU ecc erano diventate elevate che si è deciso di mettere in vendita le due unità con la speranza di realizzare la vendita di almeno una di queste visto la difficoltà in meridione di vendere e i prezzi molto bassi.
Finalmente l appartamento al piano superiore dei miei è stato venduto ad un ragazzo che, lavorando sulle navi, lha voluto come punto d appoggio e pertanto la sua permanenza durante l anno si riduce a poche settimane.
Al momento della vendita, i miei genitori con l acquirente si sono messi 'd accordo che il pagamento di luce e acqua si dividevano a metà, visto che i miei andavano solo 15 giorni l anno destate .
Ora non gli va più bene di punto in bianco visto gli aumenti in bolletta e vorrebbe installarsi il contatore per conto suo ma a spese dei miei. Lamenta il fatto che è stata una vendita "fuorilegge" . Ma nell atto c'è scritto chiaramente che l immobile veniva dato cosi come è.
Minaccia di mettere un avvocato e che i miei sono in torto.
voi cosa ne pensate, lui ha ragione oppure no?
grazia in anticipo
Vi contatto per chiedere delle delucidazioni e chiarimenti riguardo l installazione di un contatore elettrico.
Vi spiego la storia : mia madre circa 3 anni fa ha ereditato l appartamento di mia nonna in Sicilia, che è venuta a mancare.
Questo appartamento fa parte di una piccola palazzina di 2 piani dove al secondo piano vi è un appartamento costruito dai miei genitori negli anni 80 e sotto appunto quello di mia nonna.
I miei avevano vissuto un periodo in sicilia di 5 anni negli anni 80 per poi fare ritorno nuovamente a Torino.
In quel periodo la convivenza in questa palazzina era a livello prevalentemente familiare e vi è ancora tuttora un solo contatore elettrico per le due unità abitative. Le spese delle bollette erano divisi in accordo tra i miei genitori e i miei nonni.
Con l eredita dell appartamento di mia nonna, le spese di IMU ecc erano diventate elevate che si è deciso di mettere in vendita le due unità con la speranza di realizzare la vendita di almeno una di queste visto la difficoltà in meridione di vendere e i prezzi molto bassi.
Finalmente l appartamento al piano superiore dei miei è stato venduto ad un ragazzo che, lavorando sulle navi, lha voluto come punto d appoggio e pertanto la sua permanenza durante l anno si riduce a poche settimane.
Al momento della vendita, i miei genitori con l acquirente si sono messi 'd accordo che il pagamento di luce e acqua si dividevano a metà, visto che i miei andavano solo 15 giorni l anno destate .
Ora non gli va più bene di punto in bianco visto gli aumenti in bolletta e vorrebbe installarsi il contatore per conto suo ma a spese dei miei. Lamenta il fatto che è stata una vendita "fuorilegge" . Ma nell atto c'è scritto chiaramente che l immobile veniva dato cosi come è.
Minaccia di mettere un avvocato e che i miei sono in torto.
voi cosa ne pensate, lui ha ragione oppure no?
grazia in anticipo