Non si è ancora sentito da chi governa un minimo accenno alla lotta concreta all’"antistato". Con questo termine, oltre a tutte le mafie che lucrano con il crimine a danno dello Stato e dei cittadini, impiegando omertà, collusione, corruzione , deve essere intesa qualsiasi situazione che crei un conflitto economicamente rilevante tra interessi primari della collettività e interessi privati, tipici della criminalità organizzata, che inevitabilmente si affidano a soggetti pubblici corrotti e compiacenti per porre in essere tutti i loro loschi affari. Per fare un esempio bisogna estirpare una volta per tutte la solidarietà che lega chi evade le tasse ed impiega lavoro nero a quelle strutture pubbliche che impiegando dipendenti corrotti agevolano queste situazioni. Occorre poi dichiarare guerra economica a tutte le mafie che con la loro organizzazione finiscono per impedire il buon andamento costituzionalmente garantito della Pubblica Amministrazione. Estirpare con tutti i mezzi il clientelismo deve essere un obbligo imperativo che deve vedere impegnati tutti. La delazione di comportamenti lesivi dell’interesse pubblico deve divenire un dovere civico e deve essere giuridicamente garantita e tutelata. E poi tutti i patrimoni confiscati alla mafia per legge devono essere affidati ad organismi Sovranazionali che ne devono garantire l’immediata vendita e la destinazione del ricavato al risanamento del debito pubblico.
Ma a che serve parlarne o scriverne??? E' tempo sprecato.
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