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In sintesi il catasto sostiene che l'immobile misuri 73 metri quadrati fornendo la planimetria (in allegato). Dalla planimetria si può ricavare la superficie dell'immobile. Armandosi di righello ci si accorge che non tornano i conti: la superficie dell'immobile è decisamente inferiore a 73 metri...

Di sicuro c'è un errore. Tra l'altro, il disimpegno di cui si parlava, come evidenziato dal planimetrico, non è parte dell'immobile (v. allegato del mio precedente messaggio). Dimenticato: grazie Gianco, sempre prezioso!

Il problema è un altro. Non misura 73 mq nemmeno calcolando la superficie lorda, muri e superfici non calpestabili inclusi.

Forse l'ho trovato: c'è pure il terzo piano (con il subalterno 12, quello dell'immobile).

Non riesco a capire da dove possano derivare i 73 m². Anch'io ho pensato al disimpegno, ma pur aggiungendolo non si arriva a quella superficie. L'elaborato planimetrico, ricavato dal catasto, è in allegato (planimetria).

Ho misurato millimetro per millimetro l'immobile (planimetria2) con la planimetria presentata al catasto (planimetria1) e tutto corrisponde alla perfezione. Tuttavia, la planimetria che ho ricavato dal catasto presenta una nuova scala (con un segmento di 10m, di colore blu) che aumenta così le...

Salve, dalla visura catastale dell'immobile (in allegato), oltre ai vani (2,5), ora risultano i metri quadrati (73). La superficie reale dell'immobile è di 49 m² (e non quindi quella errata di 73 m²). Qual è il criterio con cui sono stati attribuiti 73 m² e cosa devo fare ora?

In realtà l'appartamento di cui parlo è - nei fatti - un accessorio. Si tratta di due stanze adibite a deposito: vecchi mobili, due librerie, numerosi oggetti privi di alcun valore che mia madre raccatta ovunque. Inoltre, c'è un bagno staccato che è pure pieno di cianfrusaglie.

E se cambiassi destinazione d'uso del secondo appartamento? Mi converrebbe?

Nemmeno l’unione di fatto ai fini fiscali prevista dalla delibera di cui si è parlato?

In sintesi: non si può far nulla siccome il corridoio è in comune con un'altra unità immobiliare. È così? Ho rifatto la planimetria. Forse ora è più chiara...

La quarta porta sarebbe quella di accesso all'appartamento dei coniugi XXX-YYY? Non si tratta solo della cucina: l'ho inserita nella planimetria solo per avere un'idea... Beh. Almeno per un po' mi ero illuso: sarebbe stato un sogno non pagare l'IMU...

No. Magari... ^_^

Questa risposta mi piace. Eccome se mi piace. Nel caso in cui riuscissi a fare la fusione - sia al comune che al catasto - il corridoio cosa diverrà? Cerco di spiegarmi: cosa cambia per i proprietari del terzo appartamento (i conigi XXX-YYY)? D'altro canto, loro attraversano il corridoio per...

C'è una terza porta che nella planimetria non si vede. Ora l'ho indicata nel nuovo allegato.

Cito dall'atto notarile: «[...] l'appartamentino al terzo piano, composto di due vani ed accessori, al quale si può accedere anche da ingresso in comune con l'appartamento venduto ai coniugi XXX-YYY e con i due vani appresso descritti, confinante con il vano scala comune a tutto il fabbricato...

No. Purtroppo, come puoi vedere in allegato, l'elaborato planimetrico è del 1972. Non c'è specificato alcunché.

Grazie mille. La circolare è di grande importanza. Ricordo con precisione quando il tecnico ci disse che le due particelle non erano "contigue". È il corridoio a impedire che le due particelle siano contigue? Cosa si intende per "contigue"? Il corridoio è, in questo caso, un collegamento tra le...

No. Le due porzioni sono del medesimo proprietario (non c'è alcuna distinzione tra moglie e marito). Mi interessa tuttavia la circolare. Ovvero il fatto di poter fondere le due unità sotto il profilo fiscale. Si riesce a recuperarla?

Sì, la titolarità delle due particelle appaertiene ai medesimi soggetti. Devo segnalare che la titolarità del corridioi che divide le due particelle appartiene a più persone: ovvero ai soggetti titolari delle due particelle e al proprietario di un'altra particella.