Ho bisogno di un chiarimento in merito al mio box auto. Si trova in un condominio insieme ad altri 20 box auto. Il palazzo ha una licenza edilizia degli anni ’50. In questa prima licenza la zona dei box era presumibilmente, e solo in progetto, un grosso seminterrato con dei finestroni. Però nella realtà questa zona è stata suddivisa in tanti box auto con saracinesca, così come sono ancora oggi. Però non si riesce a trovare la variante al progetto iniziale, anche se esistono vari documenti in protocollo al comune, anche una licenza, tutti però inaccessibili perché in archivio incendiato e allagato. Però a conforto del fatto che questi locali esistono fin dall’inizio c’è la licenza di abitabilità di tutto l’edificio, incluso questi locali accessibili. Nel dettaglio poi, sempre nel dossier relativo all’abitabilità, c’è un atto di constatazione notarile che ben descrive questi ambienti e che risale al 1959. Inoltre c’è l’accatastamento fatto subito dopo la costruzione, inizio anni 60 ed inoltre in allegato ai primi atti di compravendita c’è la pianta complessiva di tutti i garage. Ora, dopo oltre 60 anni, da parte di condomini non possessori di garage viene sollevato il dubbio che tali garage non siano regolari e che, pur avendo categoria C6 da subito e già da oltre 60 anni, non potendo dimostrare conformità urbanistica ma solo catastale, non possono vantare i diritti di un C6 e, pertanto, non dovrebbero essere rispettate le distanze nella zona prospiciente agli stessi, e, quindi, questo è il punto, gli altri condomini possono parcheggiare davanti con i loro veicoli. Per me e tutti gli altri, anche per chi è proprietario fin dall’inizio e sbalordito da queste "rivelazioni", c’è bisogno di un chiarimento, anche considerando il tempo trascorso, l’uso come garage fin dall’inizio, il fatto che tutte le pratiche sono ante ’67 e che cosa possiamo fare per tutelarci contro questo tentativo quantomeno intimidatorio da parte del condominio.