Marcella.antonio

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Buonasera a tutti,
In occasione del rifacimento facciata condominiale, deliberato in assemblea, l'amministratore (persona gentile e ragionevole) ha calcolato, suddiviso in rate e addebitato ai condomini i lavori per le parti comuni, secondo millesimi, e nelle medesime rate ha inserito il costo dei lavori privati sui balconi a tutti quelli che li hanno, senza prima sapere SE tutti i condomini intendessero farli.
Mi spiego: io mi trovo addebitato il rifacimento del pavimento balcone, che non intendo rifare, perché
1. è seminuovo
2. non presenta infiltrazioni e non reca ammaloramenti né in facciata né alle stanze sottostanti (è incassato).

Ma non sarebbe stato più corretto parlarne PRIMA, in assemblea? Far indagare dai tecnici la reale necessità, caso per caso, dei lavori privati?

Perché mi devo trovare già computati e addebitati nelle rate i costi di un lavoro che NON farò perché NON mi serve? Ora mi sento dire che, siccome non tutti pagano le loro rate, il costo del pavimento, che non intendo rifare, mi verrà scorporato dalle ultime rate, così lui intanto fa il conto esatto di quanto sottrarre.
Non trovo giusto anticipare soldi da me non dovuti per coprire la morosità di chi non paga il dovuto. Posso pretendere che l'amministratore me li scorpori quanto prima, cioè dalle prossime rate? Scusate la lungaggine.
Grazie.

NB Nel capitolato, i "balconi privati" erano una voce a sé, generica. Non essendo io competente, non avevo modo di sospettare che il mio pavimento fosse compreso. Le altre parti interne del mio balcone come pareti e cornici delle finestre, anch'esse a mio carico, sono parte della facciata e non ho nulla in contrario a rifarle con la ditta scelta dal condominio, anzi.
 

chiacchia

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Se la cifra non è eccessiva comunque avresti un lavoro che non ti darà preoccupazioni in futuro più a lungo di quello attuale, poi se i lavori dei balconi sono per singolo privato chiama la ditta e contratta con loro direttamente sia per i pagamenti che per farli o no a mio parere l'amministratore ti può escludere non essendo un lavoro condominiale ma in comune approfittando del caso
 

davideboschi

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Nel capitolato, i "balconi privati" erano una voce a sé, generica. Non essendo io competente, non avevo modo di sospettare che il mio pavimento fosse compreso.
Avresti dovuto chiedere in assemblea, quando avete approvato il capitolato, di escludere la pavimentazione e quant'altro, del tuo balcone, non facesse parte della facciata. Ora, a capitolato approvato, puoi solo aspettare che i lavori vengano consuntivati e, risultando che tu hai pagato più del dovuto, i soldi ti vengano restituiti oppure, cosa assai più probabile, ti vengano stornati dalle prossime rate.
 

Marcella.antonio

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se la cifra non è eccessiva comunque avresti un lavoro che non ti darà preoccupazioni in futuro più a lungo di quello attuale, poi se i lavori dei balconi sono per singolo privato chiama la ditta e contratta con loro direttamente sia per i pagamenti che per farli o no a mio parere l'amministratore ti può escludere non essendo un lavoro condominiale ma in comune approfittando del caso
L'amministratore non ha problemi a escludermi: il pavimento del mio balcone è seminuovo, non reca danno a nessuno e non può obbligarmi a rifarlo, essendo una parte privata.
Mi dispiace solo che abbia preventivato (e calcolato nelle mie rate) un lavoro privato senza averne prima parlato coi tecnici e con me.

Ora vuole scorporare il costo del pavimento del balcone solo a fine lavori. In pratica, vuole che paghi ora denaro per un lavoro privato che non farò e che non ho commissionato io. E mi restituirà fra mesi quel denaro. Io non lo trovo giusto.

Sarebbe buona prassi, secondo me, tenere separati i lavori privati da quelli condominiali e informarsi in sede assembleare (come si usava fare per i lavori privati e trainati del superbonus) riguardo le decisioni dei singoli condomini. Ad es se da ispezione tecnica risulta che il signor Rossi deve rifare il pavimento del balcone, perché danneggia altri condomini, la ditta che lavorerà sulle parti comuni dovrebbe presentare al signor Rossi un preventivo. Sarà lui a decidere se accettarlo o se servirsi di una sua ditta di fiducia: e come tu saggiamente dici, il rapporto intercorrerà fra il signor Rossi e la ditta. Senza corrispondere percentuali a nessuno.
 

Marcella.antonio

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Proprietario Casa
Avresti dovuto chiedere in assemblea, quando avete approvato il capitolato, di escludere la pavimentazione e quant'altro, del tuo balcone, non facesse parte della facciata. Ora, a capitolato approvato, puoi solo aspettare che i lavori vengano consuntivati e, risultando che tu hai pagato più del dovuto, i soldi ti vengano restituiti oppure, cosa assai più probabile, ti vengano stornati dalle prossime rate.
Capisco. Mi sembrava logico che, siccome il pavimento del mio balcone (incassato) non fa parte della facciata, né la ammalora, non fosse preso in considerazione nel rifacimento della facciata. Nel capitolato era scritto genericamente "pavimento balconi privati", ed io pensavo ci si riferisse a quello dei tanti balconi aggettanti in facciata, che sono ammalorati, e dal basso si vede.

Avevo ingenuamente creduto che, del mio balcone, si rifacessero solo le parti visibili in facciata. Terrò presente il da farsi (e soprattutto il da dirsi), per la prossima volta. Grazie della dritta!
 

davideboschi

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Se proprio vuoi un appiglio per farti ridare i soldi, puoi appellarti al fatto che il tuo, architettonicamente parlano, non è un balcone, ma un "portico" in quanto incassato nella sagoma dell'edificio e coperto dalla proprietà soprastante. Quindi, se il capitolato parlava di balconi ma non di portici, hai pagato per qualcosa che non è a capitolato e quindi non era dovuto.

Ma non credo che l'amministratore se la berrebbe, e non solo per la sottigliezza tecnico-linguistica.

Infatti le delibere, anche se approvate in difetto di legittimità, rimangono valide se non sono contestate entro 30 giorni. Quindi se il termine è trascorso, i soldi rimangono dove sono fino a consuntivo, salvo buona volontà dell'aministratore.
 

chiacchia

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Ma diglielo chiaramente con raccomandata o pec, essendo il mio balcone proprietò privata che non necessita di lavori per l'ottimo stato non intendo accettare la proposta dei lavori, pertanto la prego di non coinvolgermi in lavori non necessari ne condominiali.
Tanto dovendole distinti saluti.
Nessuno può obligarti a fare dei lavori in casa tua la legge non lo prevede eneanche una delibera condominiale può esprimersi in tal senso.
vedi anche:
Cassazione 637/2000 ha precisato che i balconi incassati devono essere “considerati alla stessa stregua dei solai, che peraltro appartengono in proprietà (superficiaria) ai proprietari dei due piani l'uno all'altro sovrastante e le cui spese sono sostenute da ciascuno di essi in ragione della metà (art. 1125 cod. civ.)”.
 

davideboschi

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Proprietario Casa
diglielo chiaramente con raccomandata o pec, essendo il mio balcone proprietò privata che non necessita di lavori per l'ottimo stato non intendo accettare la proposta dei lavori, pertanto la prego di non coinvolgermi in lavori non necessari ne condominiali.
Se il termine per impugnare la delibera è trascorso, non può sottrarsi dall'ottemperare, pec o raccomandata che tenga. Certo, i soldi non sono persi: quanto pagato in più gli verrà reso a fine lavori.
Nessuno può obligarti a fare dei lavori in casa tua
Infatti non li farà, e a tempo debito riavrà i suoi soldi.
 

Marcella.antonio

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ma diglielo chiaramente con raccomandata o pec, essendo il mio balcone proprietò privata che non necessita di lavori per l'ottimo stato non intendo accettare la proposta dei lavori, pertanto la prego di non coinvolgermi in lavori non necessari ne condominiali.
Tanto dovendole distinti saluti.
Nessuno può obligarti a fare dei lavori in casa tua la legge non lo prevede eneanche una delibera condominiale può esprimersi in tal senso.
vedi anche:
Cassazione 637/2000 ha precisato che i balconi incassati devono essere “considerati alla stessa stregua dei solai, che peraltro appartengono in proprietà (superficiaria) ai proprietari dei due piani l'uno all'altro sovrastante e le cui spese sono sostenute da ciascuno di essi in ragione della metà (art. 1125 cod. civ.)”.
Grazie, sì, gliel'ho scritto da tempo, e lui ha capito e non insiste. Del resto, il pavimento del balcone è seminuovo e non necessita di rifacimento, visto che non causa danno a nessuno.

Certo che è più soddisfacente per un amministratore mescolare lavori condominiali e privati, perché così anche sui lavori privati si ritaglia la sua percentuale. Se a qualche condòmino fa piacere, si accomodi, ma io preferirò - quando un giorno dovrò rifare il pavimento - affidarmi a una ditta di mia fiducia (previa consultazione con chi abita sotto di me). Senza dare percentuali a nessuno.
 

Marcella.antonio

Membro Attivo
Proprietario Casa
non è un balcone, ma un "portico" in quanto incassato nella sagoma dell'edificio e coperto dalla proprietà soprastante.
Grazie mille, non lo sapevo. Alla prossima assemblea farò tante domande.

Troverei giusto nel capitolato dettagliare separatamente i lavori pubblici da quelli privati, dopo aver indagato riguardo l'interesse e la disponibilità dei singoli condòmini a eseguirli, ma non tutti la pensano così. Mi riferisco in particolare ai lavori per cui non è necessaria l'impalcatura o il cestello, come il pavimento del portico - pavimento che, peraltro, non compare in facciata.
 

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