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Quindi o parcella previa del geometra, o parcella notarile in futuro. Da valutare secondo vostre prospettive.
La prospettiva è ricavare due appartamenti autonomi, come è possibile nel nostro caso, quindi direi decisamente frazionamento, peraltro già con incarico affidato al geometra.
 
La prospettiva è ricavare due appartamenti autonomi, come è possibile nel nostro caso, quindi direi decisamente frazionamento, peraltro già con incarico affidato al geometra.
magari con qualche acrobazia burocratica riuscite a fare un unico frazionamento con ristrutturazione e fare un solo passaggio catastale.
Evitando l'atto di divisione (sempre che ci sia da dividere solo quell'immobile)
 
magari con qualche acrobazia burocratica riuscite a fare un unico frazionamento con ristrutturazione e fare un solo passaggio catastale.
Evitando l'atto di divisione (sempre che ci sia da dividere solo quell'immobile)
Diciamo che la strada è questa.
Però si realizzerà entro qualche mese.
Nel frattempo cosa faresti nel 730?
Io non dichiarerei nulla per il momento, salvo regolarizzare quando la situazione sarà definita.
Non dovrebbero esserci sanzioni perché non cambia il conto dell’IRPEF (immobile a disposizione non affittato).
 
Tu parli di successione fine 2024: dipende da quanti giorni è iniziata la successione.

Cioè?

Comunque va dichiarato: come? da chi? Che poi non sia un grande problema è altro discorso.
Diciamo, per fare un esempio, che l’immobile di 150 mq ha rendita catastale 1.500 e a un fratello vanno alcune stanze con superficie 90 mq (3/5) e all’ altro 60 mq (2/5).
Si potrebbe forse dichiarare in DR, in proposito, rispettivamente quote 60% e 40%, ignorando il fatto che i mq non sono necessariamente proporzionali al reale valore delle quote.

Tuttavia, se nella DS che sarà presentata dopo il frazionamento si dichiarano direttamente le unità frazionate, il dato in DR non coinciderebbe con quello in DS…

Al CAF hanno consigliato invece di non dichiarare in DR ora ma farlo in seguito con dichiarazione integrativa.
 
Il geometra ci fa notare che comunque il calcolo non andrebbe rapportato direttamente ai metri quadri ma ai vani catastali presunti di ciascuna parte, poiché la rendita catastale si determina passando per il calcolo dei vani.
 
Al CAF hanno consigliato invece di non dichiarare in DR ora ma farlo in seguito con dichiarazione integrativa.
Stiamo discutendo sui tecnicismi non conoscendo le tempistiche in ballo.
In teoria saresti tenuto a dichiarare l’immobile per i gg di possesso: se poi prevedi di ottenere il frazionamento a breve si può considerare se optare per una DR integrativa o sostitutiva.
Il geometra ci fa notare che comunque il calcolo non andrebbe rapportato direttamente ai metri quadri ma ai vani catastali presunti di ciascuna parte,
Ed avrebbe ragione.
 
Stiamo discutendo sui tecnicismi non conoscendo le tempistiche in ballo.
In teoria saresti tenuto a dichiarare l’immobile per i gg di possesso:
Chiaro, si indicano i giorni di possesso nel corso dell’anno oggetto della dichiarazione, contando 1 per il giorno successivo slla successiione, e così via, fino al 31 dicembre. Questo è pacifico.
Il periodo precedente fino al giorno della successione verrà invece indicato nella dichiarazione da presentare a nome del de cuius. Su questo non ci sono dubbi.


se poi prevedi di ottenere il frazionamento a breve si può considerare se optare per una DR integrativa o sostitutiva.

Sì, ma sarebbe un adempimento in più. L’ideale sarebbe evitarlo.

Ed avrebbe ragione.
Già.
Inoltre ciascuno dichiarerebbe la rendita presunta della propria parte, calcolata con i vani, indicando come quota di possesso il 100%, anche se le singole parti non sono identificate singolarmente in catasto. Non quindi come quota % sull’intera rendita catastale.
Anche questo mi pare concettualmente sensato, visto che il testamento divide e non lascia in comunione indistinta. Purché vada bene anche all’Agenzia delle Entrate.
 
Purché vada bene anche all’Agenzia delle Entrate.
Credo che nel momento in cui dimostri che le due quote A+B versate eguagliano la quota unitaria, Agenzia delle Entrate non avrebbe nulla da eccepire.

Io da anni attribuisco una quota esclusiva a me, ed una quota alla società semplice, inclusa la D.S., e in più di 20 anni non ho ricevuto contestazioni.

Certo che se ti chiedono spiegazioni, dovrai perdere tempo a documentarli.
 
Credo che nel momento in cui dimostri che le due quote A+B versate eguagliano la quota unitaria, Agenzia delle Entrate non avrebbe nulla da eccepire.

Io da anni attribuisco una quota esclusiva a me, ed una quota alla società semplice, inclusa la D.S., e in più di 20 anni non ho ricevuto contestazioni.

Certo che se ti chiedono spiegazioni, dovrai perdere tempo a documentarli.

Bene, grazie!
Tutto considerato penso che useremo questo criterio in DR, e anche per determinare l’IMU dovuta a giugno dà ciascun erede.

Il Frazionamento avrà tempi lunghi e non si concluderà prima.

Nel peggiore dei casi, penso, ci potrebbe essere qualche piccola differenza tra la rendita catastale definitiva e quella presunta.
 

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