Pulizia scarpata lungo la strada

chiacchia ha detto:

Frigolo lo scrive due volte due errori?

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@SFRIGOLO ha scritto nel post #5:

SFRIGOLO ha detto:

Allora, anche io non sapevo il significato, ma poi i vecchi contadini, mi hanno detto che un terreno detto scioito è un termine che sta ad indicare che i confinantii sono proprietari del terreno. Infatti nella visura catastale della particella, fa riferimento ai proprietari dei terreni confinanti.

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Mi sembra di capire che scioito sia un termine dialettale o locale, probabilmente usato in alcune zone della Toscana, come quella di Castelfiorentino (o nelle vicinanze), mentre sciolto ha un significato diverso.

chiacchia ha detto:

con corte scoperta e modesto scioito di terreno antistante l’ingresso, accessibile da comoda viabilità pubblica

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Sinceramente, non so perché abbiano scelto di utilizzare quel termine.

Quindi è una specie di terra di nessuno, di cui i confinanti sono comproprietari, per il solo fatto di essere confinanti.

Dunque, se io, Tizio e Caio siamo proprietari di fondi, che confinano con uno sciòito, siamo compoprietari anche dello sciòito. E magari ci dobbiamo pure pagare l'IMU.
Il diritto fondiario di questo Paese riserva sempre delle sorperese.

Comunque, per rispondenre a @SFRIGOLO , sarà dura convincere il comproprietario dissidente a pagare la sua quota. Fate prima ad aspettare vent'anni a usucapire la sua parte.
Sempre che non ci sia una norma secondo la quale l'usucapione non si applica agli sciòiti... ormai non mi soprendo più di nulla.

Se si interroga ChatGPT sul termine scioito si ottiene:

"Il termine "scioito", in alcuni contesti giuridici e notarili italiani, significa libero da vincoli, ipoteche o gravami. Quando si parla di una proprietà "scioita", si intende che non ci sono ipoteche, servitù o altri oneri che ne limitino la disponibilità o il valore.

È un termine meno usato oggi, ma ancora presente in alcuni atti notarili o documenti catastali, soprattutto in alcune regioni d'Italia."

L'us

davideboschi ha detto:

Fate prima ad aspettare vent'anni a usucapire la sua parte.

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L'usucapione si realizza nel momento in cui il possessore detiene l'immobile, eseguendo delle opere o manutenzioni che solo il proprietario può eseguire, ininterrottamente per oltre vent'anni.

Appurato che probabilmente c'è una comproprietà e uno non è d'acoordo bisogna denunciare il presunto pericolo al comune e loro con ordinanza imporranno la manutenzione ai proprietari, questo l'ho fatto di persona per un muro perimetrale che dava su di una strada e le radici stavano spingendo il muro di contenimento verso la starda con delle lesioni evidenti e il vicino non voleva contribuire, il muro era in comune con la mia e la sua proprietà pertanto non potevo intevenire io da solo, e il comune ci ha imposto di provvedere

Gianco ha detto:

L'usucapione si realizza nel momento in cui il possessore detiene l'immobile, eseguendo delle opere o manutenzioni che solo il proprietario può eseguire, ininterrottamente per oltre vent'anni.

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Infatti, intendevo usucapire dopo aver fatto le manutenzioni per vent'anni.

Era una battuta, non conoscendo l'età delle parti in causa. Ma potrebbe funzionare.

Inizialmente il comune non può intervenire sulle proprietà private, salvo che non rispettino le normative urbanistiche. Per quanto attiene le porzioni o le servitù comuni deve essre rispettato il possesso ultraventennale, in assenza di atto pubblico, altrimenti decennale.

chiacchia ha detto:

Appurato che probabilmente c'è una comproprietà e uno non è d'acoordo bisogna denunciare il presunto pericolo al comune e loro con ordinanza imporranno la manutenzione ai proprietari, questo l'ho fatto di persona per un muro perimetrale che dava su di una strada e le radici stavano spingendo il muro di contenimento verso la starda con delle lesioni evidenti e il vicino non voleva contribuire, il muro era in comune con la mia e la sua proprietà pertanto non potevo intevenire io da solo, e il comune ci ha imposto di provvedere

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Il comune può intervenire solamente sui vincoli urbanisti e/o a difesa degli interessi collettivi: non può interferire sulle questioni esclusivamente private. Pertanto le radici che interferiscono sulla sede comunale devono essere contenute.