sergioxcase

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Una signora ha acquistato molto tempo addietro una cantina in un immobile in cui non ha altre proprietà od interessi. La cantina è sotto il piano stradale e confina in larga parte con il terreno del giardino. Con il tempo si sono formate delle zone di umidità e dei deterioramenti su alcune pareti, così come avvenuto in altre cantine adiacenti. Adesso la signora richiede un intervento da parte dei condomini proprietari degli appartamenti sovrastanti. Un geometra intervenuto per un sopralluogo ha detto che si dovrebbe scavare per circa un metro di larghezza ed in profondità attorno al palazzo per impermeabilizzare il tutto ma anche in quel caso probabilmente non si eliminerebbero totalmente i problemi. Ovviamente andrebbero rifatti i marciapiedi interessati e le pietre di rivestimento della base laterale, con costi assai elevati; per finire si dovrebbero ripristinare le pareti interne con un nuovo intonaco antiumido. Di chi è la responsabilità e chi deve intervenire?
 
Intervenire "da sotto", cioè dalla cantina della signora, è possibile IN AUTONOMIA con resine idroespansive. E' chiaro che l'intervento sarebbe a carico della signora, ma forse potrebbe costare meno di coinvolgere un avvocato (che rappresenti la signora avviando le trattative con la proprietà soprastante), e un geometra o un architetto o un perito edile (che, con la strumentazione adatta, rilevi le infiltrazioni con apparecchiatura termometrica a infrarossi, redigendo una dettagliata relazione e proponendo l'intervento risolutivo).

In linea teorica la signora ha ragione a chiedere un intervento alla proprietà soprastante, in ragione però di 1/3 della spesa. I restanti 2/3 saranno comunque a carico della signora in qualità di proprietaria sottostante.

Quando c'è una proprietà soprastante e una proprietà sottostante, ci si mette d'accordo e il riparto è - da codice civile - 1/3 e 2/3, non ci sono santi.
 
Credo che il problema sia l'umidità di risalita, visto anche quello che è stato suggerito come rimedio (e non una infiltrazione di acqua viva). In questi casi, arriva di solito dalle fondazioni dell'intero edificio e sono responsabili il condominio e i proprietari del giardino. Purtroppo, però, la maggior parte delle case vecchie non ha questo scavo e non ha alcun isolamento rispetto al suolo. Le opere sarebbero molto costose.
 
Grazie per le risposte. Durante la riunione condominiale il geometra ha detto che la ripartizione 1/3 - 2/3 si applica ai terrazzi e non alle cantine.... visto anche quanto detto nel post per il tetto... c'è certezza in questo tipo di ripartizione o esistono margini e/o opinioni diverse? Tra l'altro è venuto fuori, durante l'assemblea, che nel contratto di vendita le cantine sono condivise anche con altri due condomini che sono accanto, ma che non hanno le proprie cantine; quindi la cosa diventa ulteriormente complicata. Al momento si è deciso di soprassedere e di rivedere il tutto fino a quando ci saranno delle informazioni più precise. Sarebbe bello avere certezza almeno dei riparti, poi gli interventi si valuteranno di conseguenza.
 
Adesso la signora richiede un intervento da parte dei condomini proprietari degli appartamenti sovrastanti.
Che, come ci ha detto il geometra , non c’entrano nulla, visto che il problema dipende dalla scarsa impermeabilizzazione delle pareti della continua, che sono contro terra.
Spese a carico di tutti i condomini, ma lavoro talmente costoso che difficilmente sarà approvato.
Bisogna annche dire che spesso le cantine sono umide, e neon adatte come “ripostigli”.
Lavori tetto per millesimi di proprietà
 
Una signora ha acquistato molto tempo addietro una cantina in un immobile in cui non ha altre proprietà od interessi. La cantina è sotto il piano stradale e confina in larga parte con il terreno del giardino. Con il tempo si sono formate delle zone di umidità e dei deterioramenti su alcune pareti, così come avvenuto in altre cantine adiacenti. Adesso la signora richiede un intervento da parte dei condomini proprietari degli appartamenti sovrastanti. Un geometra intervenuto per un sopralluogo ha detto che si dovrebbe scavare per circa un metro di larghezza ed in profondità attorno al palazzo per impermeabilizzare il tutto ma anche in quel caso probabilmente non si eliminerebbero totalmente i problemi. Ovviamente andrebbero rifatti i marciapiedi interessati e le pietre di rivestimento della base laterale, con costi assai elevati; per finire si dovrebbero ripristinare le pareti interne con un nuovo intonaco antiumido. Di chi è la responsabilità e chi deve intervenire?
certamente la signora quando ha acquistato, salvo l'edfiicio fosse nuovo di zeccq, no ha guardato in che stato fossero i muri come fanno generalmente gli acquirenti che acquistano senza essere accompagnati da un tecnico; in molti casi i venditori rappezzano e imbiancano per presentare l'immobile decentemente. Comunque eliminare questi problemi nelle cantine in modo serio non è sufficiente impermeabilizzare la parete contro terra perchè l'acqua di risalita se non trova altri sfoghi peggiora l'interno della cantina e con molta probabilità si porta al piano soprastante. Non si dice se è un edificio vecchio con murature di fondazione in mattoni o in calcestruzzo.
 

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