davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti. Ho recentemente acquistato un immobile all'asta.
Precedentemente al mio acquisto, l'amministratore aveva istituito un Fondo Speciale per ristrutturazione, con l'intenzione (non so se verbalizzata in assemblea) di utilizzarlo per il bonus 110%.
I lavori poi non sono stati fatti e il bonus 110% non è più utilizzabile, per cui l'assemblea, con successiva delibera, ha deciso di mantenere il fondo in vista di futuri lavori dei quali l'immobile ha sicuramente bisogno, ma che non sono stati ancora deliberati (e nemmeno so se siano stati semplicemente dettagliati nella delibera suddetta).
Il precedente proprietario (signor P), che aveva versato la sua quota in questo fondo speciale, vedendosi la casa andare all'asta aveva chiesto all'amministratore di restituirgli la somma, in quanto a suo credito nella gestione. L'amministratore però gli ha risposto picche, sostenendo che il fondo speciale deliberato non poteva essere restituito. In caso di vendita (all'asta come tra privati) segue l'immobile e non il proprietario: esso fa parte dello stato di diritto dell'immobile, per cui in assenza di un accordo tra il venditore e l'acquirente, esso rimane a credito di quest'ultimo.

Ora il signor P ha fatto scrivere all'Amministratore da un avvocato, e costui nella richiesta della somma ha coinvolto anche me. Sostiene infatti che la somma versata dal suo cliente sarebbe DA ME direttamente esigibile. Quindi, se il Condominio non la restituisce, sarei io a doverla esigere dal Comdominio per poi girarla al suo cliente e reintegrarla al Condominio. Oppure, per farla più semplice, dovrei dare io la somma direttamente al suo cliente e così il credito presso il Condominio diventerebbe mio.

La domanda è: chi ha ragione? Il Condominio, che sostiene che il fondo speciale segue l'immobile, oppure l'avvocato, che ritiene che la somma in esso versata sia esigibile? E se lo è, chi è legittimato ad esigerla? Solo io (e il vecchio proprietario, di conseguenza, da me) oppure solo lui, oppure entrambi?

Grazie anticipate per i contributi.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
L'avevi già posta qui:

E' vietato dal regolamento del Forum pubblicare più thread sullo stesso argomento.

Mi risulta che in caso di vendita i fondi cassa seguono l'immobile, salvo diversi accordi stabiliti nel rogito fra venditore e acquirente.
Ne avevamo parlato qui:
(post #7 e seguenti)

Non so se ci siano regole diverse per le aste.
 
Ultima modifica:

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
La domanda l'avevi già posta
E' vero, ma nessuno aveva risposto...
E' vietato dal regolamento del Forum pubblicare più thread sullo stesso argomento.
Non è che mi diverta a intasare i forum che seguo. Semplicemente, ho pensato che, non essendoci risposte, qualcosa non avesse funzionato, oppure che il mio post fosse passato inosservato per qualche motivo.

Ho comunque letto il post cui tu mi rimandi, e ho notato che:
1) Pare che @Nemesis e @Dimaraz abbiano dato risposte contrastanti
2) Si parlava di spese ordinarie e non del fondo cassa per interventi straordinari. Ma credo di aver capito che non fa differenza.

Grazie comunque per il tuo contributo.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
La domanda è: chi ha ragione? Il
ma che condominio è? o meglio che amministratore è?
Il fondo cassa condominiale è uno strumento particolarmente adatto per evitare che l’amministratore, a causa delle morosità dei condomini, non abbia a disposizione le somme che devono essere pagate con urgenza.
Il fondo cassa speciale invece è destinato alle spese di manutenzione straordinaria e alle innovazioni deliberate dall’assemblea. La sua istituzione è imposta dalla legge e necessaria ogni qualvolta si intraprendano tali opere. E' un fondo cassa "vincolato" che va usato solo per pagare i lavori deliberati che hanno generato la istituzione del fondo speciale.
Se la assemblea delibera di non eseguire più i lavori i soldi vanno restituiti ai proprietari degli appartamenti che risultano alla data di annullamento dei lavori.
Il vecchio proprietario doveva fare una clausola nella vendita, o una scrittura separata, per la restituzione dei soldi del fondo cassa speciale nel caso in cui i lavori deliberati non fossero stati eseguiti. A meno che il prezzo concordato fosse per l'edificio in classe energetica post lavori. Ma anche questo andava specificato: il prezzo concordato era per l'appartamento nella nuova classe energetica e non in quella che risultava dall' APE allegata al rogito.
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il fondo cassa speciale invece è destinato alle spese di manutenzione straordinaria e alle innovazioni deliberate dall’assemblea
Questo. Era nato per il 110%, ma poi con la fine di questo bonus l'assemblea ha deliberato di tenere in essere il fondo per lavori straordinari, individuati ma non ancora deliberati.
l vecchio proprietario doveva fare una clausola nella vendita, o una scrittura separata, per la restituzione dei soldi ... il prezzo concordato era per l'appartamento nella nuova classe energetica e non in quella che risultava dall' APE allegata al rogito.
Come ho scritto, si è trattato di vendita all'asta, senza accordi tra venditore e acquirente, senza APE e senza rogito.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Era nato per il 110%, ma poi con la fine di questo bonus l'assemblea ha deliberato di tenere in essere il fondo per lavori straordinari, individuati ma non ancora deliberati.
i lavori, quando saranno deliberati, necessiteranno del fondo cassa speciale a carico di chi sarà allora proprietario.

Ci sono dubbi sulla liceità del fondo cassa condominiale. Leggi qua
 

davideboschi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie per il contributo. Ho letto ma qui mi pare che l'illiceità riguarda il fondo per coprire (non ho capito se temporaneamente o definitivamente) i debiti dei morosi.
Dove si parla del fondo per lavori straordinari, invece, dice che è lecito.

La mia domanda riguarda comunque la possibilità di farsi restituire gli importi versati. E se è legalmente possibile, chi è il soggetto che ha questa possibilità.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
La domanda è: chi ha ragione? Il Condominio, che sostiene che il fondo speciale segue l'immobile, oppure l'avvocato, che ritiene che la somma in esso versata sia esigibile
Citato "in causa" dico la mia nel caso specifico che non coincide con quello richiamato (e datato).

Fatta valida la "massima" precedente per la quale darei (si noti il Condizionale) ragione al signor P in ragione dei seguenti punti:
1- il fondo è stato creato in via preventiva per lavori di manutenzione/ristrutturazione che non solo non sono mai stati eseguiti ma nemmeno formalmente deliberati.
2-chi ha acquistato (tu) non può aver valutato il prezzo contando l'esistenza di un fondo di cui P aveva anticipato quota. Senza contare che si tratta di un acquisto fatto su Asta per pignoramento.

Di conseguenza configurabile un "illecito" arricchimento ed il diritto alla ripetizione (restituzione) di quanto pagato per prestazione non ottenuta.

P deve agire in prima battuta contro il Condominio.

A suo discapito (ma andrebbero esaminati gli atti) la successiva delibera dove l'Assemblea ha votato per il "congelamento" del fondo ed il non aver agito immediatamente.
 

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