Ciao a tutti, la CILA dell'immobile che mi appresto ad acquistare, presentata pochi anni fa, va ad inserire dei lavori che in realtà erano stati effettuati diversi anni prima. Ma c'è una cosa che più di tutte mi ha colpito: l'edificio è stato costruito a metà degli anni '70 e nella CILA è stato inserito che è stato costruito nel 1960. Si tratta di un errore di superficialità dell'ingegnere che l'ha presentata o può esserci un altro motivo dovuto a restrizioni di riguardanti modifiche strutturali non ammesse per immobili costruiti dopo il 1968?
- Creatore Discussione Silvio81
- Data di inizio
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Sembra che tu conosca bene l'immobile che vuoi acquistare, a volte capita che, per evitare sanzioni relative a sanatoria si dichiari di realizzare oggi anche lavori fatti in passato, la CILA solitamente riguarda opere interne quindi abbastanza semplici, per quanto riguarda l'epoca di costruzione è un dato che potrebbe essere verificato dal Comune ricevente ma non molto importante nel caso, data la tipologia della pratica non credo si tratti di opere strutturali
è un escamotage per non pagare sanzioni amministrative per aver realizzato opere abusive che vengono sanate inserendo tali opere nella CILA.
In realtà hanno arretrato i muri di 2 camere, abbattuto una parete, rifatto i bagni.
operazioni correnti e truffaldine se non concordate con la committenza, se ignorate dalla stessa si convincono che è tutto regolare e l'illecito contina nel tempo. Oggi, basta pagare e si trovano professionisti che sono disposti a certificare che la propria madre è ancora vergine
Opere interne non strutturali, se però non sei convinto fatti affiancare da un tecnico che prenderà visione delle opere e ti relazionerà. Tieni conto che non sei obbligato ad acquistare
Anche aver ampliato il corridoio arretrando altri muri delle camere?
se non sono stati toccati muri portanti si tratta di modifiche che negli anni '80 potevano essere fatte mediante presentazione in Comune, su carta intestata della impresa con firma sia del proprietario che del responsabile della impresa, di una comunicazione di Esecuzione di lavori da presentare alla Edilizia Privata. Oggi tali opere, visto che si sono creati nuovi ambienti (bagni), si farebbero con una CILA da presentare in Comune. In pratica chi vende ha presentato una CILA in sanatoria di lavori abusivi dichiarandoli ante '67 per non pagare multe e sanzioni. Se in Comune non si accorgono della retrodatazione, per cui chiameranno proprietario e Direttore dei Lavori per integrare le loro dichiarazioni, vale il "silenzio assenso" cioè "se và ha le gambe".
E' possibile
L'importante è che non siano opere che con edificio post '67 prevedevano una nuova certificazione di agibilità/abitabilità. Sbaglio?
Certo è che comunque è una CILA falsa.
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