E' opportuno che la disdetta sia firmata dall'inquilino, oppure dal suo amministratore di sostegno o tutore se lui non è più in grado.
Il ricovero in una struttura è uno dei "gravi motivi" richiesti dalla legge per il recesso anticipato del conduttore.
L'inquilino deve rispettare il preavviso di 6 mesi (art. 3, c. 6 l. 431/1998) o di un periodo inferiore se previsto nel contratto di locazione.
Significa che dovrà continuare a pagare i canoni per i mesi di preavviso anche se avrà già lasciato l'immobile, o per un periodo inferiore se nel frattempo tu lo avrai riaffittato.
Se nel luogo dove si trova la tua casa si affitta facilmente, come in molte città in questo periodo storico, puoi venire incontro ai parenti riducendo il preavviso a carico dell'inquilino quando sarà ricoverato nella rsa.
Infatti non hanno alcun obbligo di trovare un subentrante.
Ti devi attivare tu, rivolgendoti ad un'Agenzia immobiliare se non riesci ad occupartene personalmente.
I parenti devono permettere le visite per la ricerca del nuovo conduttore, secondo le modalità previste dall'apposita clausola del vostro contratto.
E' onere dei parenti sgomberare tutto ciò che è di proprietà del conduttore, a meno che a te interessi acquistare qualche mobile e troviate un accordo in tal senso.
Se era già in quella casa all'inizio della locazione non la devono portare via.
Quando i parenti avranno finito lo sgombero e ti restituiranno le chiavi dovrete redigere e firmare il verbale di rilascio, regolare eventuali conguagli per oneri accessori e la restituzione del deposito cauzionale.
Ti ringrazio per questa utilissima segnalazione perchè non mi era mai capitato:
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E' opportuno che la disdetta sia firmata dall'inquilino, oppure dal suo amministratore di sostegno o tutore se lui non è più in grado".
Infatti, la situazione al momento non è molto chiara. Il figlio maggiore mi sta pagando l'affitto, ma ha chiesto a me se i mobili erano miei, dimostrando di non essere a conoscenza delle cose di propietà del padre conduttore del immobile.
Le chiavi le ha in mano la attuale compagna del conduttore.
Il figlio voleva procedere a disdetta via mail e mi ha chiesto copia del contratto.
Data la situazione poco chiara, l'ho demandato a una ricerca della copia del contratto in possesso del padre conduttore, chiedendo disdetta secondo contratto ed in regola. Il termine previsto nel contratto è di sei mesi.
Pare, forse, abbia compreso, ma è tutto un divenire.
Non ho compreso il passo della cucina che dici: "la devono lasciare". Si, era già presente nel momento del ingresso di questo conduttore. Ma era di sua propietà in quanto l'aveva acquistata dal precedente conduttore.
E' una cucina su misura ed ha già tre anni. Come elettrodomestici ha: piano induzione, forno, frigorifero, lavastoviglie tutti della stessa marca. Non ha tavolo e sedie perchè un cucinotto.
Però a ritirare i mobili ho tanti dubbi, primo non saprei dargli un giusto valore e poi dopo, mi spaventa il come regolarmi con i prossimi conduttori, divenendo una casa arredata. Come mi tutelo? oggi, non è più come una volta che dicevano: "Non è roba mia, la tengo bene." oggi dicono: "Non è mia chisse ne frega." e Ti spacano tutto.
Non so se ci sono riuscito, ma ho cercato difare comprendere al figlio che devono collaborare e dare la possibilità di fare visionare la casa ad eventuali subentranti che potrei trovare loro, ma che io non posso muovermi se non dopo che mi ha formalizzato la disdetta, giusto?
Sempre grazie per il confronto davvero utile.