Buon giorno.
Sono proprietario di un immobile che fino a qualche anno fa era utilizzato come bar e dato in gestione a terzi.
Il locatario non riusciva mai a stare al passo con le scadenze e quando il debito si è fatto consistente gli ho chiesto di andarsene.
Lui alla fine ha accettato e come concordato mi ha inviato una raccomandata dove dichiarava la sua intenzione di recedere dal contratto.
Quindi mi ha restituito l'edificio libero e io ho provveduto a comunicare agli uffici preposti la conclusione del nostro rapporto.
Naturalmente a parole mi aveva assicurato che un po' alla volta avrebbe risanato il debito, cosa che poi non ha fatto.
All'epoca avevo chiesto una consulenza a un avvocato, il quale mi aveva suggerito di convince l'inquilino a lasciare l'immobile di sua iniziativa.
Mi aveva anche detto che il debito sarebbe andato in prescrizione dopo 5 anni ma che potevo rinnovarlo inviando all'interessato, prima della scadenza (dei 5 anni), una raccomandata con la quale lo sollecitavo a saldare il debito.
Ora il momento di inviare questa raccomandata è arrivato e per fare le cose nel modo migliore ho provato a cercare qualcosa su questo argomento in Internet.
Ho trovato un discorso che si riferiva proprio a questo tipo di situazioni e in quel contesto la raccomandata che io dovrei spedire veniva definita "diffida".
Non ricordo se il mio avvocato avesse usato questo termine all'epoca, a me non pare, ma forse semplicemente sono io che non l'ho tenuto a mente.
Ad ogni modo, da questo testo mi è parso di capire che la prima diffida andava fatta prima della risoluzione del contratto, cosa che io non ho fatto e che non mi era stata raccomandata dall'avvocato, per il resto tutto il discorso coincide con quanto mi era stato detto.
Quindi mi rivolgo a voi, soprattutto a coloro che hanno competenze in materia legale, per capire se questa mia passata omissione pregiudica il mio diritto a pretendere il risarcimento.
Non ho comunque molte speranze di ottenere quanto mi è dovuto, però visto che si tratta solo di inviare una raccomandata, penso valga la pena e in questo modo tenere in vita il debito, non si sa mai che il mio ex inquilino vinca al Lotto.
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte.
Sono proprietario di un immobile che fino a qualche anno fa era utilizzato come bar e dato in gestione a terzi.
Il locatario non riusciva mai a stare al passo con le scadenze e quando il debito si è fatto consistente gli ho chiesto di andarsene.
Lui alla fine ha accettato e come concordato mi ha inviato una raccomandata dove dichiarava la sua intenzione di recedere dal contratto.
Quindi mi ha restituito l'edificio libero e io ho provveduto a comunicare agli uffici preposti la conclusione del nostro rapporto.
Naturalmente a parole mi aveva assicurato che un po' alla volta avrebbe risanato il debito, cosa che poi non ha fatto.
All'epoca avevo chiesto una consulenza a un avvocato, il quale mi aveva suggerito di convince l'inquilino a lasciare l'immobile di sua iniziativa.
Mi aveva anche detto che il debito sarebbe andato in prescrizione dopo 5 anni ma che potevo rinnovarlo inviando all'interessato, prima della scadenza (dei 5 anni), una raccomandata con la quale lo sollecitavo a saldare il debito.
Ora il momento di inviare questa raccomandata è arrivato e per fare le cose nel modo migliore ho provato a cercare qualcosa su questo argomento in Internet.
Ho trovato un discorso che si riferiva proprio a questo tipo di situazioni e in quel contesto la raccomandata che io dovrei spedire veniva definita "diffida".
Non ricordo se il mio avvocato avesse usato questo termine all'epoca, a me non pare, ma forse semplicemente sono io che non l'ho tenuto a mente.
Ad ogni modo, da questo testo mi è parso di capire che la prima diffida andava fatta prima della risoluzione del contratto, cosa che io non ho fatto e che non mi era stata raccomandata dall'avvocato, per il resto tutto il discorso coincide con quanto mi era stato detto.
Quindi mi rivolgo a voi, soprattutto a coloro che hanno competenze in materia legale, per capire se questa mia passata omissione pregiudica il mio diritto a pretendere il risarcimento.
Non ho comunque molte speranze di ottenere quanto mi è dovuto, però visto che si tratta solo di inviare una raccomandata, penso valga la pena e in questo modo tenere in vita il debito, non si sa mai che il mio ex inquilino vinca al Lotto.
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte.