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<blockquote data-quote="arciera" data-source="post: 179529" data-attributes="member: 38050"><p>Quel "si puo' avere" sia l'una che l'altra era riferita, la frase, al fatto che "tecnicamente" esiste la differenza. @[USER=39257]quiproquo[/USER] non ammetterebbe tale differenza perché questa apre una serie di escamotage per aggirare le norme fiscali sia comunali che statali. Non sempre pero' e' così. Anzi al punto della discussione cui siamo arrivati, credo che potremo dire che siamo addirittura in presenza di una mancanza di normalizzazioni specifiche. Mi spiego: ho una casa a Roma. Devo andare a lavorare a Milano, vado in affitto, perché perdo l'agevolazione della casa a Roma? Io non ho più la residenza a Roma, dovrei vendere tutto e trasferirmi completamente a Milano. Lo Stato può obbligarmi a questo? Se il trasferimento io lo considero temporaneo, tre anni e poi ritorno a Roma, dovrei dopo tre anni rivendere tutto e ricomprare a Roma? Questa e' l'assurdita' che si manifesta. l'estrema mobilita' che i tempi moderni ci impone, freccia rossa che in tre ore sono a Milano, internet etc. deve imporre anche alla legge di normalizzare e quindi riformare gli istituti della residenza e del domicilio e quindi anche dello stato di famiglia e del nucleo familiare che oggi sono avvertiti non più corrispondenti.</p><p></p><p>Ad esempio: la dimora non può più avere quel peso specifico che aveva in una società più immobile e chiusa. Il nucleo familiare sono quei legami che si vogliono far riconoscere anche a distanza di continenti. (tanto e' vero che si sono create delle discrepanze rettificate da altre norme su altre norme, come per avere tasse universitarie più basse, non interessa più il nucleo familiare burocratico bensì quello reale. Conclamato dalla legge.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="arciera, post: 179529, member: 38050"] Quel "si puo' avere" sia l'una che l'altra era riferita, la frase, al fatto che "tecnicamente" esiste la differenza. @[USER=39257]quiproquo[/USER] non ammetterebbe tale differenza perché questa apre una serie di escamotage per aggirare le norme fiscali sia comunali che statali. Non sempre pero' e' così. Anzi al punto della discussione cui siamo arrivati, credo che potremo dire che siamo addirittura in presenza di una mancanza di normalizzazioni specifiche. Mi spiego: ho una casa a Roma. Devo andare a lavorare a Milano, vado in affitto, perché perdo l'agevolazione della casa a Roma? Io non ho più la residenza a Roma, dovrei vendere tutto e trasferirmi completamente a Milano. Lo Stato può obbligarmi a questo? Se il trasferimento io lo considero temporaneo, tre anni e poi ritorno a Roma, dovrei dopo tre anni rivendere tutto e ricomprare a Roma? Questa e' l'assurdita' che si manifesta. l'estrema mobilita' che i tempi moderni ci impone, freccia rossa che in tre ore sono a Milano, internet etc. deve imporre anche alla legge di normalizzare e quindi riformare gli istituti della residenza e del domicilio e quindi anche dello stato di famiglia e del nucleo familiare che oggi sono avvertiti non più corrispondenti. Ad esempio: la dimora non può più avere quel peso specifico che aveva in una società più immobile e chiusa. Il nucleo familiare sono quei legami che si vogliono far riconoscere anche a distanza di continenti. (tanto e' vero che si sono create delle discrepanze rettificate da altre norme su altre norme, come per avere tasse universitarie più basse, non interessa più il nucleo familiare burocratico bensì quello reale. Conclamato dalla legge. [/QUOTE]
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