Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Sì, è corretto mettere per iscritto per maggiore sicurezza (sicurezza probatoria nel caso di un eventuale giudizio).
Ma per rispondere alla domanda iniziale, se cioè è possibile una usucapione a seguito di una concessione in uso da parte del proprietario: non si può usucapire se si gode del bene con la tolleranza dell'avente diritto, perché non c'è possesso.
A meno che non sia intervenuto un atto di interversio possessionis.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La concessione allo stato è solo verbale e permette al coltivatore di possedere l'immobile in questione. Per cui trascorsi vent'anni, salvo prova contraria, quest'ultimo può vantare l'avvenuta usucapione nel rispetto delle condizioni previste dalla legge.
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Gianco, non è che ogni relazione materiale instaurata con un bene integri il possesso in senso stretto, suscettibile di determinare l'acquisizione per usucapione.
L'usucapione presuppone il cosiddetto "animus possidendi", che è escluso nel caso di specie.
Per comprenderci meglio, analizziamo l'ipotesi del comodatario di un immobile: può diventare proprietario di un immobile dopo avervi abitato per venti o anche trenta anni? Certamente no.

PS: chi agisce per usucapione deve fornire la prova di aver posseduto e di averlo fatto per il tempo previsto dalla legge, non è la controparte che deve fornire la prova contraria.
 

griz

Membro Storico
Professionista
ma scusi avvocato, a me risulta che l'azione di usucapione la avvia che ritiene di avere avuto il possesso del bene per il periodo previsto e pensa di poterlo dimostrare, nel caso è il proprietario legale che deve attivarsi per dimostrare il contrario, cioè che il possesso per il periodo previssto non è avvenuto
Nel caso specifico, non esistendo alcun documento comprovante la cessione in comodato o il pagamento in natura dell'affitto, potrebbe essere che il fruitore del fondo un giorno decida di dichieararne il possesso e chiedere l'usucapione, perchè non dovrebbe essere possibile?
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Stiamo discutendo su questioni di lana caprina..... chi ha iniziato la discussione chiedeva se, nel caso di specie, il fruitore del bene poteva usucapire.
La risposta è no, non ci sono i presupposti.
Quindi dissento da quanto scrive Gianco.
Concordo però con i consigli che alcuni hanno dato (tra cui griz): prudenza vuole che le parti mettano per iscritto gli accordi presi in relazione al terreno.
Se il vivaio si rifiuterà di porre alcunché per iscritto, è consigliabile che il proprietario agisca per ottenere il rilascio del terreno.
 

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