Ennio Alessandro Rossi

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Professionista
Un affitto su due, in Italia, non è pagato regolarmente. In media, oltre il 50% dei proprietari denuncia mensilità non pagate, con punte vicine al 60% a Napoli e al 45% a Roma, quota che scende al 35% a Milano. È quanto emerge da un'indagine dell'Adnkronos, condotta presso le associazioni territoriali che rappresentano gli inquilini e i proprietari di case in affitto. Rispetto alla stessa rilevazione condotta a luglio 2013, quest'anno i casi di insolvenza salgono di quasi il 5%, con incrementi superiori al 10% in Lombardia.

Il 25% degli affitti verso lo sfratto
In media, circa il 25% del totale degli affitti registrati arriva a una situazione di insolvenza che giustificherebbe la richiesta di sfratto. Una soluzione che viene però rimandata il più possibile, per scarsa fiducia nella giustizia e con la prospettiva di ottenere una transazione che salvi almeno parte dell'affitto pattuito, con una rinegoziazione. Si arriva alla richiesta di sfratto nel 10% dei casi. A certificare un trend che viene segnalato in continua crescita sono i dati sugli sfratti esecutivi nel 2013 pubblicati dal ministero dell'Interno, che confermano le indicazioni raccolte: i provvedimenti di sfratto emessi sono stati 73.385, in crescita su base annua del 4,4%. Tra i motivi, la morosità per l'89% dei casi. Di fronte a questo scenario, per fare fronte all'emergenza abitativa, il Governo ha appena varato il fondo per la morosità incolpevole. Anche per il 2014 è stato prorogato il blocco degli sfratti per fine locazione.

Gli sfratti nel 2013
Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell'Interno, sul totale dei 73.385 provvedimenti di sfratto del 2013 sono diversi i motivi per cui si giunge all'insolvenza: la morosità per l'89%, la finita locazione per il 7,4% e la necessità del proprietario per il 3,6%. Il 53,8% degli sfratti riguardano i comuni capoluogo mentre il 46,2% le province. Le richieste di esecuzione sono state 129.575 con una crescita del 2,15%. L'aumento più importante, il 7,75%, è rappresentato dagli sfratti eseguiti per morosità, 31.399.

Gli sfratti negli ultimi cinque anni
Negli ultimi 5 anni gli sfratti sono stati 332.169, di cui 288.934 per morosità. Su 332.169 sentenze sono 145.208 gli sfratti eseguiti con intervento dell'Ufficiale Giudiziario, mentre le richieste di esecuzione sono state 129.577. In sostanza, più di un inquilino su dieci in affitto da privati ha subito uno sfratto per morosità.

Il fondo di garanzia per la morosità involontaria
Il Fondo di garanzia a copertura del rischio di morosità involontaria è stato dotato di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015. L'obiettivo è quello di «garantire il rischio di morosità da parte di quei locatari, generalmente affidabili, che a causa della sfavorevole situazione economica che attraversa il Paese, si trovano momentaneamente in difficoltà». È rivolto agli inquilini residenti in comuni ad alta tensione abitativa dove siano già stati attivati bandi per l''erogazione di contributi in favore di inquilini morosi incolpevoli». L'accesso al Fondo consente la sospensione temporanea del pagamento dei canoni di affitto.

Come funziona il blocco degli sfratti
Quello in atto per il 2014 è il trentesimo stop agli sfratti per fine locazione dal 1978, da quando cioè è stata introdotta la legge per l'equo canone. La misura è rivolta agli inquilini con reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro, che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali, portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento e che non siano in possesso di altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza. Alle stesse condizioni di reddito e di non possidenza, la sospensione si applica per nuclei familiari con figli fiscalmente a carico. Il proprietario può evitare la sospensione dimostrando di trovarsi nelle stesse condizioni richieste all'inquilino per ottenere la sospensione o nelle condizioni di necessità sopraggiunta dell'abitazione.

fonte il sole 24 ore del 26 luglio 2014
 
J

JERRY48

Ospite
La causa? non hanno più soldi per pagare.
Rispediamo al mittente tutti i clandestini (quanti non pagano l'affitto!!!), rimpatriamo tutti gli stranieri dalle carceri per far stare solo il marciume nostrano e togliere quell'ignobile rimborso ai suddetti. Agli italiani interessa avere un lavoro e meno tasse e zero politici corrotti.
E che qualche italiano non aspetti il lavoro dal cielo, ma senza essere costretti a raccogliere i pomodori 12 ore al giorno per 10 €.
Riforme??? Boh!!!
La disoccupazione è in costante aumento.
Prendiamo a...casaccio...il caso Alitalia, è da ergastolo per chi l'ha gestito negli ultimi anni, visti i danni economici causati alla collettività, persi miglia di posti di lavoro per leggi assurde, chiudono tutti per il costante tartassamento, i cittadini non riescono più a curarsi per mancanza di servizi e soldi, la povertà galoppa, ma loro pensano al Senato, alle provincie, alla legge elettorale mentre il popolo muore di fame.
Sempre più falsi e indegni di stare al loro posto.
Questo il mio parere.
 
J

jac1.0

Ospite
Per 'sgonfiare' il fenomeno della morosità lo Stato potrebbe ridurre di qualche punto percentuale la pressione fiscale esercitata, sembrerebbe con sadismo, sui locatori. Questa mossa darebbe infatti al locatore la voglia di abbassare, a sua volta, il livello del canone di locazione.
Perché lo Stato, che ha la coscienza sporca per il fatto che gli sfratti sono 'imprigionati' in una giustizia cui sono state messe le ganasce, non lo fa?
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Per 'sgonfiare' il fenomeno della morosità lo Stato potrebbe ridurre di qualche punto percentuale la pressione fiscale esercitata, sembrerebbe con sadismo, sui locatori. Questa mossa darebbe infatti al locatore la voglia di abbassare, a sua volta, il livello del canone di locazione.
Perché lo Stato, che ha la coscienza sporca per il fatto che gli sfratti sono 'imprigionati' in una giustizia cui sono state messe le ganasce, non lo fa?
Lo fa già con l'applicazione della cedolare secca.....
 
J

jac1.0

Ospite
La cedolare secca non è sempre conveniente. Chi ha un reddito basso, infatti, non ha interesse a sceglierla.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
vedi @Ennio Alessandro Rossi i giornalisti, in modo particolare quelli nostrani, sono famosi per dare delle notizie verosimili ma non veritiere. Le percentuali citate secondo me si riferiscono gli affitti dovuti alla proprietà edilizia pubblica (ex Case popolari; enti proprietari di case ecc... ecc... ) non a quella privata perché quest'ultimo è un dato difficilmente accessibile. I dati di morosità li ho già sentiti qualche settimana fa in TV e si riferiva alla proprietà edilizia pubblica .
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
..... se almeno non si pagassero le tasse sui redditi da locazione non percepiti il proprietario non sarebbe immediatamente costretto a fare causa per morosita'. In questo modo invece il proprietario si vede costretto per non continuare a pagare tasse e recuperare quelle indebitamente pagate ad ingrassare il reddito degli avvocati ed ingolfare il lavoro dei tribunali.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
..... se almeno non si pagassero le tasse sui redditi da locazione non percepiti il proprietario non sarebbe immediatamente costretto a fare causa per morosita'. In questo modo invece il proprietario si vede costretto per non continuare a pagare tasse e recuperare quelle indebitamente pagate ad ingrassare il reddito degli avvocati ed ingolfare il lavoro dei tribunali.
@ Sostengo questa tesi da quando sono su Propit... era ed è una delle tante storture legislative da cui ho tratto il mio logo...Aggiunsi un'altra terribile aggravante degna di qualificare il legislatore passato e presente un sporco, maledetto vampiro...Potessi sfidarne uno all'ultimo sangue lo farei ben volentieri...E' questa: la non possibilità di detrarre le imposte versate sui canoni non percepiti
per gli immobili non abitativi, come per esempio i negozi. Questa porcheria comporta che, mentre per gli alloggi il locatore per umanità può ritardare il ricorso al giudice, per il negozio deve affrettarsi e di corsa...altrimenti il danno totale aumenta...In pratica viene costretto al ricorso giudiziario con sommo gaudio degli avvocati...i quali si guardano bene dal denunciare tale stortura. Tale iniquità colpisce prevalentemente i piccoli proprietari come credo siano la maggor parte dei propisti, mentre le grandi società immobiliari, dietro le quali ci sono ricchissimi cittadini, se non riescono a scaricare anche loro (ma non credo),
possono assorbire con meno dolore. Questo problema che è ben presente nelle varie associazioni del settore non trova voce per scuotere l'apatia dei politici i quali se non vengono scossi mediaticamente non alzano un dito per mettere riparo allo sconcio.
Qualche propista vuole condivere la mia indignazione??? QPQ.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
...E' questa: la non possibilità di detrarre le imposte versate sui canoni non percepiti
per gli immobili non abitativi, come per esempio i negozi.
Non sarebbe sufficiente la possibilità di detrarre le tasse pagate per redditi di locazione non percepiti.....sarebbe giusto non pagarle proprio le tasse su redditi non percepiti!!!!!
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
@Grazie. Sarebbe il top. Che si potrebbe attuare facilmente se il legislatore modificasse la pretesa del Fisco ( groviglio fra compari)
di riconoscere lo sgravio solo dopo la sentenza del giudice. Elevando il valore di una dichiarazione scritta (tipo atto notorio) e
registrata tale che l'eventuale, per me improbabile, falso in atto pubblico venga sanzionato penalmente. Tutte le leggi sono fatte per dividere e fare litigare il più possibile e lo stato ha bisogno che il cittadino ricorra al giudice, nonostante dichiarazioni di comodo sull'affollamento dei tribunali specie nel civile, perchè dietro ogni lite o contenzioso di varia natura vi è un professionista il quale oltre a godere del privilegio dell'obbligo assistenziale, dovrà ben emettere una parcella con IVA e renderne poi conto fiscalmente allo stesso Stato. Quindi questo top che tutti condivideremmo resta una pura utopia...Mentre la piccola modifica che ho additato sugli immobili non locativi costretti a correre dal legale, potrebbe essere
almeno analizzata. A cominciare da noi propisti. QPQ.
 

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