tuonoblu

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Avoglia se non gli ho richiesto il rinnovo, con tanto di lettera raccomandata prima della scadenza. Non solo non l'ha rinnovata ma allo scadere della fidejussione ha smesso di pagare il canone, poi siamo andati in causa.[DOUBLEPOST=1405865812,1405865741][/DOUBLEPOST]

Esatto. Quando il conduttore è disonesto, non c'è garanzia che tenga. Bisogna per forza andare in causa con spese e tempi legali che già sappiamo.

ovvio
e quindi nel momento che il conduttore dimostra la non volontà a rinnovare la fidejussione , sono segnali lampanti di una condotta dell'inquilino tendente a sfociare in morosità.
A quel punto, senza perdere ulteriore tempo si deve procedere con l'intimazione di sfratto dopo il ventesimo giorno dalla scadenza del canone (senza neanche fare la solita lettera di rito per invitarlo a pagare).
 

Lizzie

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A quel punto, senza perdere ulteriore tempo si deve procedere con l'intimazione di sfratto dopo il ventesimo giorno dalla scadenza del canone (senza neanche fare la solita lettera di rito per invitarlo a pagare).

Sono d'accordo. Tanto se non fai così restano mesi senza pagare. Il problema è che se non hanno nulla da perdere non recuperi neanche le spese legali, ma tant'è.
 

tuonoblu

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concordo,
ma è una strada obbligata per rientrare in possesso del proprio immobile, probabilmente facendosi carico di spese legali che non recupererà poichè credo che la maggior parte di questa gentaglia di conduttori morosi e disonesti si guardano bene prima di intestarsi qualcosa.......certamente continuano ad essere NULLATENENTI per non essere inseguiti con le procedure per il recupero del credito (decreto ingiuntivo, ingiunzione di pagamento, eccetera).
 

Lizzie

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Gli immobili scottano, tra ICI, tasi, tassa rifiuti, spese condominiali, lavori straordinari spese legali ditemi dove sta il guadagno.
 

Daniele 78

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Gli immobili scottano, tra ICI, tasi, tassa rifiuti, spese condominiali, lavori straordinari spese legali ditemi dove sta il guadagno.
questo però vale in tutto il mondo, i servizi hanno un costo. Il problema è che in Italia i soldi dell'IMU li usano per pagare feste paesane, sagre, santi patroni, finanzi i parchi e giardini ci fanno le rotonde, ci pagano lo sgravio agli anziani per andare al mare...in realtà i soldi dell'IMU servono per tutto invece di essere destinati esclusivamente alla manutenzione delle strade, dei marciapiedi e delle luci. Ecco perché mancano poi i soldi nelle casse comunali e quando sono necessari lavori non si possono fare, per cui devono continuamente farselo prestare dalla Cassa Depositi e Prestiti, con tanto poi di interessi. Inoltre a differenza delle aziende non curano i propri dipendenti, nel senso di controllo, ma hanno più uffici che lavorano mezza giornata poi non c'è un minimo di rotazione tra i dipendenti e/o spostamento degli stessi negli uffici dove vi è più necessità.
 
Ultima modifica:

tuonoblu

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Gli immobili scottano, tra ICI, tasi, tassa rifiuti, spese condominiali, lavori straordinari spese legali ditemi dove sta il guadagno.

non c'è guadagno,
purtroppo.....
Se dovessi investire sul mattone oggi come oggi preferirei spendermeli in viaggi .....
Il mio caso, la sfortuna ha voluto che ereditassi dai miei alcuni immobili e locale commerciale.
 

Lizzie

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Il problema di avere un locale commerciale oggi è principalmente la crisi che morde il settore. Pertanto solo quelli altamente redditizi riescono a sopravvivere, ma devono trovarsi sulle strade principali, gli altri non hanno molte possibilità di scampare alla morosità.
Penso di venderli entrambi, dopo tutto un commerciante che apre un' attività invece di spendere 800 euro di canone ne paga magari 600 di muto certamente è agevolato.
 

Daniele 78

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Pertanto solo quelli altamente redditizi riescono a sopravvivere, ma devono trovarsi sulle strade principali
Io ne ho uno davanti casa, è su una strada statale, ma non riescono ad affittarlo da anni, e non fa così schifo pur essendo della seconda meta degli anni 80.

Penso di venderli entrambi, dopo tutto un commerciante che apre un' attività invece di spendere 800 euro di canone ne paga magari 600 di muto certamente è agevolato.
Un commerciante ne spende altro che 800€...te lo garantisco.
 

tuonoblu

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Il problema di avere un locale commerciale oggi è principalmente la crisi che morde il settore. Pertanto solo quelli altamente redditizi riescono a sopravvivere, ma devono trovarsi sulle strade principali, gli altri non hanno molte possibilità di scampare alla morosità.
Penso di venderli entrambi, dopo tutto un commerciante che apre un' attività invece di spendere 800 euro di canone ne paga magari 600 di muto certamente è agevolato.

dipende sempre se l'attività ingrana per il verso giusto.....altrimenti la banca si troverà a collezionare rate di mutuo non pagate poichè il negoziante non riesce a reggere il ritmo...
 

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