fiorenza

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Conduttore
Tempo fa, su condominio forum avevo aperto una discussione, molto partecipata, "Amministratore pigro". Mi riferivo al mio amministratore che si è sempre rifiutato di ripartire le spese tra nudo proprietario ed usufruttuario. La recente riforma lo assolve in pieno, e detto amministratore continua nell'inviare all'usufruttuario tutti i bollettini. Il mio avvocato ha proposto, per supplire a questa deficienza legislativa, di dividere a metà tutte le spese, qualsiasi ne sia la natura. La scrivente vive di una pensione di 1000,00 € mensili e, di fronte a spese straordinarie elevate, spesso ricorrenti in questo condominio, potrebbe non sostenerle. Chiedo a chi legge, come risolvere, in mancanza di una disposizione legislativa.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Un quesito al quale gli avvocati possono rispondere con maggior cognizione di causa. E' possibile chiedere al tribunale la revoca di un amministratore di condominio senza avvalersi dell'aiuto di un avvocato, ossia rivolgendosi da soli alla giustizia civile? Grazie.

Trai le conclusioni dall' art. seguente (imperativo)

Art. 64.d.a.c.c.
1.Sulla revoca dell'amministratore, nei casi indicati dall'undicesimo comma dell'articolo 1129 e dal quarto comma dell'articolo 1131 del codice, il tribunale provvede in camera di consiglio, con decreto motivato, sentito l'amministratore in contraddittorio con il ricorrente.
2.Contro il provvedimento del tribunale può essere proposto reclamo alla corte d'appello nel termine di dieci giorni dalla notificazione o dalla comunicazione.
 

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