Ripartire le spese dell'antenna centralizzata

Né colpa, né merito: non conosco El Greco, ho fatto lo scientifico.

condobip ha scritto:

Per cortesia Jac0 rientriamo a tema per favore.

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Infatti.
Fossi in te, non interverrei più in questo topic.

dolly ha scritto:

Infatti.
Fossi in te, non interverrei più in questo topic.

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Esatto questo farò, grazie Dolly

Il sole 24 ore del 22 novembre 2010
Condominio--
LE DECISIONI SULL'ANTENNA SONO VINCOLANTI
A cura di Gabriele De Paola (avvocato: decano esperto di condominio; insomma è uno che ne sa parecchio )

D:L'assemblea di condominio ha deliberato l'installazione di una antenna satellitare. Con l'attuale antenna tradizionale non si vede alcun programma (siamo in un paese di montagna).Alla spesa di cui si tratta sono tenuti a partecipare tutti i condomini, dissenzienti inclusi?

R: Al quesito va data risposta positiva. L'articolo 1137, codice civile, dispone che «le deliberazioni prese dall'assemblea a norma degli articoli precedenti sono obbligatorie per tutti i condomini».Nel caso di specie, quindi, le spese relative all'installazione dell'antenna satellitare decisa dall'assemblea dei condomini devono essere ripartite tra tutti i condomini, inclusi coloro che hanno espresso voto contrario alla suddetta installazione.

Ennio Alessandro Rossi ha scritto:

Il sole 24 ore del 22 novembre 2010
Condominio--
LE DECISIONI SULL'ANTENNA SONO VINCOLANTI
A cura di Gabriele De Paola (avvocato: decano esperto di condominio; insomma è uno che ne sa parecchio )

D:L'assemblea di condominio ha deliberato l'installazione di una antenna satellitare. Con l'attuale antenna tradizionale non si vede alcun programma (siamo in un paese di montagna).Alla spesa di cui si tratta sono tenuti a partecipare tutti i condomini, dissenzienti inclusi?

R: Al quesito va data risposta positiva. L'articolo 1137, codice civile, dispone che «le deliberazioni prese dall'assemblea a norma degli articoli precedenti sono obbligatorie per tutti i condomini».Nel caso di specie, quindi, le spese relative all'installazione dell'antenna satellitare decisa dall'assemblea dei condomini devono essere ripartite tra tutti i condomini, inclusi coloro che hanno espresso voto contrario alla suddetta installazione.

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Io ritengo che per installare un'antenna centralizzata non occorra una maggioranza. Poiché esiste il diritto all'informazione, un gruppo di condòmini, anche se rappresenta una minoranza, ha il diritto di installare l'antenna centralizzata. D'altra parte coloro che non vogliono acquistarla ne hanno diritto, ma devono togliere la propria antenna individuale, se la hanno. Il loro diniego al collegamento non pregiudica la fruizione di quelli che la vogliono.[DOUBLEPOST=1396818273,1396818203][/DOUBLEPOST]Io ritengo che per installare un'antenna centralizzata non occorra una maggioranza. Poiché esiste il diritto all'informazione, un gruppo di condòmini, anche se rappresenta una minoranza, ha il diritto di installare l'antenna centralizzata. D'altra parte coloro che non vogliono acquistarla hanno diritto a non averla, ma devono togliere la propria antenna individuale, se la hanno. Il loro diniego al collegamento non pregiudica la fruizione di quelli che la vogliono.

La problematica va inquadrata anche in relazione al decoro architettonico .

L ' installazione di un'antenna (individuale o centralizzata), va innanzitutto compreso se può essere intesa come un'innovazione che altera o meno il decoro architettonico; per far questo bisogna considerare le condizioni in cui l'edificio si trovava prima dell'installazione ; in più bisogna accertarsi che l'innovazione sia percepibile sull'aspetto generale dell'immobile e non su singole parti o elementi dello stesso.
In caso il rispetto del decoro architettonico si controbilancia con il diritto all'informazione che, secondo le norme di legge, deve essere comunque garantito. Ove l'opera risulti quanto mai indecorosa, gli stessi condomini possono intervenire per modificarne la condizione ed eventualmente decidere una diversa dislocazione, meno di impatto. È fuor di dubbio che un impianto centralizzato arreca certamente minore impatto visivo rispetto alla moltitudine di antenne e parabole individuali; tuttavia è anche prevista la possibilità di installazione da parte anche solo di un singolo condomino, pur in presenza dell'impianto collettivo
(ma nel rispetto delle parti comuni che non devono essere compromesse all'uso degli altri condomini);
In caso contrario, non può essere imposta la rimozione di un impianto individuale, per obbligare all'utilizzo dell'impianto centralizzato (a meno di precisi obblighi previsti dal regolamento condominiale).
Per concludere, quindi, va detto che non sempre è il tipo di opera che conta, bensì come questa si inserisce nel complesso estetico dell'edificio.

Ripeto, se due soli condòmini vogliono l'antenna centralizzata (in un condominio che ne è privo) perché negargliela? Va bene, ma io non la voglio. Il mio rifiuto non impedisce ai due di averla.
Proprietà separata!

Ripeto: occorre comunque tener conto del decoro architettonico

Sì, certo, è necessario tener conto del decoro architettonico, ma dipende. Violare il decoro di un edificio significa alterarne il senso peggiorativo l'estetica in modo tale da recare un danno alle parti di proprietà comune (cfr. Cass. n. 1286/10). La valutazione dell'alterazione dev'essere fatta caso per caso tenendo in considerazione anche la tipologia dell'intervento in relazione al tempo in cui è stato realizzato. Ovvero, ciò sta a significare che ciò che era percepito come una bruttura dieci anni fa oggi potrebbe non esserlo più: in tal senso il Giudice di Pace di Grosseto ha specificato che le nuove invenzioni, quali la televisione ed il telefono, ormai di uso comune, hanno modificato il comune senso dell'estetica e del decoro: le antenne televisive installate sui tetti, le parabole satellitari, sporgenti dal muri, gli stessi impianti di climatizzazione, sempre più numerosi, non vengono più percepiti come causa di deturpazione dell'estetica delle abitazioni e, più in generale, dell'ambiente (Giudice di Pace di Grosseto 19 agosto 2011 n. 1038).