Daniele 78

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C'era sicuramente la malafede del venditore che ha presentato al catasto la nuova mappa catastale pochi giorni prima della vendita, impedendo al notaio e al suo tecnico di accorgersi delle modifiche e chiederne conto.
No quella non è malafede, perchè fino a prova contraria alla data dell'atto la modifica c'era, semplicemente erroneamente non è stato riportata la situazione finale. Il fatto è che mancando la pratica amministrativa per le varianti interne comunque non era regolare.

Il fatto che lui abbia presentato la nuova mappa prima della vendita (anche se di pochi giorni) non lo inchioda alla responsabiltà di aver commesso un abuso edilizio anche se minore?
No, al limite gli potresti contestare la non presenza della pratica comunale, per sapere o meno se chiedere dei danni (a distanza di anni) forse più attendibile un parere legale. Prima si presentano le pratiche in comune dopo si fa il catasto mai il contrario.
 

Daniele 78

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Non credo neanche che si possa definire abuso perché è mancata la segnalazione al comune
No è comunque un abuso edilizio anche se di entità inferiore agli altri. Il condono edilizio servirebbe proprio in casi simili a questi dove non potresti neanche presentare una sanatoria (ad esempio fatto un tetto più alto anche solo di 10-20 cm se superi le altezze massime lo devi demolire, se metti un abbaino dove non puoi ora lo devi demolire) tutte "piccole differenze" che comunque se ti trovi in zona comunale non confacente a tali misure te le fanno demolire, o comunque non sempre riesci a sanare.
Tornando al nostro caso credo che se va bene, riesce a far pagare la sanatoria al vecchio proprietario....altro non saprei.
 

Daniele 78

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Hai la visione più ampia. Nel mio piccolo arrivavo a pensare a spostamenti di tramezzi interni.
Devo per lavoro, e per cercare di dar il miglior consiglio possibile, facendo spendere il meno possibile ma mantenendo la regolarità dell'opera.
L'eccesso di rigore (anche formale) in un settore come l'edilizia è peggio che deleterio, però se stiamo all'indirizzo legislativo attuale è proprio quello.
Siamo un popolo di "estremisti" passiamo da un estremo al suo opposto.
Siamo passati dal permettere la costruzione in fasce protette e/o vicino ai vulcani di intere città (vedi parte di Napoli, di Catania) o dal costruire sulle spiagge al "romperti le scatole" sul colore dell'immobile o sul tipo di serramenti installati che possono stonare per la presenza o meno "dell'inglesina o dei traversi con forma differente", (non parliamo poi delle distribuzioni interne degli immobili).
Non conosciamo l'equilibrio pertanto siamo "di fatto" degli squilibrati e siamo dei "maghi" nel complicarci la vita per affogare in un bicchier d'acqua.
 

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